Spalletti litiga in conferenza, aspettava il momento da mesi: “Ho l’audio di quello che ha detto”
La vittoria con il Liverpool ha avuto un effetto dirompente, quella contro lo Spezia pure è di grande valore emotivo per come è arrivata e per quel copione contro le ‘piccole' stracciato quando il risultato di 0-0 sembrava già scritto. Un guizzo di Giacomo ‘Jack' Raspadori, che proprio Luciano Spalletti aveva lasciato in campo per tutto il match, ha trasformato il pessimismo il gioia esplosiva. E ha permesso al tecnico di togliere (anche) qualche sassolino dalla scarpa.
Ha sentito quel brusio ronzargli di nuovo nelle orecchie. Era iniziato con un sussurro contro il Lecce (pari per 1-1 subito in rimonta in casa) e mise nel mirino l'allenatore per le sue scelta di ricorrere a un turnover eccessivo. Spalletti parte da qui e chiarisce: "Questo è un giochino dove rimanete intrappolati da soli, come qui non succede da nessuna parte, presidente De Laurentiis compreso, vi garba fare questa cosa del “perché gioca lui, perché hai lascito fuori quell’altro”. Oggi Gaetano ci ha dato una mano, si deve giocar tutti, però devi far ruotare qualcuno".
Il tecnico ribalta l'inerzia delle domande e replica schietto. "Anguissa vi è sembrato al livello dell’altra sera? A me è sembrato in calo… Poi devi anche far rifiatare i calciatori. Ndombelè è cresciuto molto e ha fatto bene, poi nel secondo tempo Lobotka fresco ha fatto bene. Chi è titolare Lozano o Politano? Scegliete voi chi è il totale, non mi interessa".
Non è finita. Nel corso della conferenza stampa post partita Spalletti coglie un quesito al balzo. Stoppa di petto e mette palla a terra. Testa alta e sguardo fisso negli occhi dell'interlocutore. Aspettava il momento da mesi. Un po' di cose gli erano rimaste dentro, non gli erano ‘garbate'… per dirla alla sua maniera. E quando il giornalista Raffaele Auriemma si rivolge a lui, Spalletti diventa un fiume in piena.
C'è un'indiscrezione in particolare che lo ha colpito e l'ha definita non vera, pronto a far sentire l'audio dinanzi al diniego della persona alla quale si rivolge con decisione. "Lei non l’ho mai vista e allora le vorrei chiedere come mai è un anno e mezzo che parla di me e io non ho mai avuto la possibilità di conoscerla. Quando avrei litigato con tutto lo spogliatoio e tutto lo spogliatoio ce l’avrebbe con me? Le porto l’audio".
Auriemma replica negando di aver mai pronunciato quella frase e conclude il suo intervento così: "Così come rimarca le cose che non le piacciono io le volevo fare un complimento, oggi è stato perfetto perché ha utilizzato un turnover ragionato, impiegando dieci calciatori, e la squadra ha vinto soffrendo e resistendo fino alla fine".
Quali erano le dichiarazioni alle quali faceva riferimento Spalletti? Risalgono ai mesi scorsi, parole pronunciate in diretta durante un intervento in radio. Dovrebbe essere questa la ricostruzione citata dal tecnico che veniva descritto in "disaccordo con molti calciatori", tra cui qualcuno che "ha chiesto di essere ceduto per i pessimi rapporti con il tecnico". Una situazione bollente essendo Spalletti "sfiduciato da tutti… piazza, squadra, società".
Attraverso il proprio account ufficiale su Twitter, il giornalista è intervenuto per replicare alle critiche rivolte nei suoi confronti per affermazioni mai espresse. "È inutile dialogare con le capre – si legge nel post su Twitter -. Nell’audio ci sono rilievi di ogni tipo ma da nessuna parte che “ha litigato con tutto lo spogliatoio”. Ma posso mai perdere il tempo a far ragionare gli ovini? Gli stessi che hanno dato addosso a Spalletti dopo Napoli-Lecce?".
