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Sirigu sorpreso da Cuadrado, gli chiede spiegazioni negli spogliatoi: “Ma vai a ca****re”

Juan Cuadrado e Salvatore Sirigu si sono incrociati nel tunnel degli spogliatoi al termine del primo tempo di Juventus-Genoa. Tra i due va in scena un curioso botta e risposta: “Ma vai a ca****re”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Juventus ha battuto il Genoa in casa con il punteggio di 2-0. Una vittoria di carattere per i bianconeri che riescono a centrare la loro seconda vittoria consecutiva dopo lo 0-2 sul campo della Salernitana. La gara è stata sbloccata da un gol favoloso di Juan Cuadrado. L'esterno colombiano è stato in grado di inventarsi una traiettoria magnifica che si è infilata alle spalle di Sirigu direttamente da calcio d'angolo. Una rete che ha chiuso la prima frazione e che ha visto poi i due protagonisti di questa azione incrociarsi nel tunnel degli spogliatoi dell'Allianz Stadium.

Sirigu vede Cuadrado appostato con alcuni membri dello staff bianconero e gli chiede spiegazioni sul gol: "Volevo tirare forte sul primo", ammette il numero 11 della Juve, con il portiere azzurro che risponde: "Ma era altissima". In quel momento Cuadrado allora mima la traiettoria della palla con le mani e Sirigu usa mezzi termini, mandando simpaticamente a quel paese l'esterno della Juve. "Ma vai a ca****re".

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E se nel post partita Dybala ha sottolineato come Cuadrado volesse crossare e non tirare in porta, è stato poi lo stesso colombiano ai microfoni di DAZN a spiegare come abbia fatto a segnare quella rete: "Avevamo provato stamattina i calci d'angolo sul primo palo e volevo tirare forte lì ma grazie a Dio è andata finire in porta – ha detto Cuadrado – Il mister ci ha detto di metterla forte sul primo palo. Ho pensato alla giocata quando l'ho fatta".

A quel punto il giocatore viene anche incalzato dalle domande da studio sul cammino della Juve in campionato: "Noi staccati dalle altre? Dobbiamo crederci fino alla fine allo scudetto – ha sottolineato il colombiano che poi lancia un segnale forte all'ambiente e alla tifoseria – Io ci credo e sono uomo di fede e poi sta a noi a credere all'impossibile giocando partita dopo partita e avvicinarci alle squadre che stanno lì davanti".

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