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Shevchenko ricorda le lacrime per il Ponte Morandi: “Anche per quello ho detto sì al Genoa”

Prime parole da allenatore del Genoa per Andriy Shevchenko, presentatosi ufficialmente in conferenza stampa. L’ex centravanti ha parlato dei suoi programmi per cercare di risollevare le sorti della squadra rossoblu. Il tutto rivelando di aver ricevuto garanzie dalla nuova proprietà sui rinforzi già a gennaio.
A cura di Marco Beltrami
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Prime parole da allenatore del Genoa per Andriy Shevchenko. Dopo la sua fortunatissima esperienza da calciatore, Sheva è pronto per la prima avventura della sua carriera alla guida di un club. Emozioni fortissime quelle del classe 1976, come quelle vissute nel 2018 quando con la sua Ucraina nel capoluogo ligure affrontò l'Italia in amichevole. In quell'occasione l'allora commissario tecnico gialloblu con tutto il gruppo si recò in visita al Ponte Morandi, per onorare le vittime del crollo. Shevchenko dimostrò la sua grande sensibilità, lasciandosi andare alle lacrime.

Impossibile dimenticare quel momento che a detta di Andriy ha anche inciso sulla sua scelta di dire sì al Genoa: "Ho pensato tanto primi di prendere la decisione di dire sì al Genoa. Anche questo mi ha spinto a venire qui. Il Genoa ha un grande cuore". D'altronde Sheva ha confermato di avere un "legame speciale" con l'Italia, e non può che sperare in grandi soddisfazioni da calciatore dopo quelle da allenatore: "Sono in un club importante. È un progetto a cui tengo tanto e l'obiettivo è giocare in Serie A anche l'anno prossimo. Per questo farò di tutto dando il massimo, attraverso il lavoro per la salvezza".

Ha dimostrato di credere ciecamente nel progetto del Genoa, con la nuova società che gli ha promesso anche innesti importanti già nella finestra di mercato invernale. Non è spaventato dalla prospettiva di prendere le redini di una squadra di bassa classifica, ma al contrario ha grandi stimoli. Colpito positivamente dai giocatori, Sheva ha voluto riservare anche un messaggio ai tifosi: "Quando giocavo qui loro erano il dodicesimo uomo in campo, abbiamo bisogno di loro". Tutti insieme dunque per scalare la classifica e magari poi togliersi delle soddisfazioni: "Prima dobbiamo raggiungere una posizione che ci faccia respirare e poi potremo esprimere le nostre idee con tranquillità". 

Shevhcenko potrà contare sul sostegno di Mauro Tassotti che lo ha accompagnato anche nell'Ucraina e al quale è legato da "stima e amicizia profonda". E a proposito di guida tecnica ed ex rossoneri, l'ucraino ha riconosciuto anche i meriti di Carlo Ancelotti e dei suoi ex compagni: "Mi sento spesso con loro, il merito di Carlo è tanto. I successi con il Milan indicavano che eravamo tutti eccezionali e con grandi valori". E la speranza è quella di mettere in pratica gli insegnamenti dei suoi maestri: "Per me lavorare con allenatori come Ancelotti, Zaccheroni e Cesare Maldini è stata una grande esperienza. Venire ad allenare in Italia vuol dire entrare nel mondo del calcio italiano per poter sfidare i grandi tecnici che lavorano adesso in Italia". E l'inizio sarà proprio contro la Roma di Mourinho: "Ho grande rispetto per lui, ha dato tantissimo al calcio italiano". E a proposito del suo nuovo Genoa idee chiare. Sarà una squadra che dovrà cercare un equilibrio, come la sua Ucraina: "La mia nazionale è stata equilibrata, ma sapeva soffrire e giocare un buon calcio. Aspetto più allenamenti, ma questa è una squadra con caratteristiche precise, studieremo bene con quale modulo giocare meglio. Potrebbe essere il 3-5-2 o il 4-3-3".

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