Shakhtar-Roma si giocherà a porte chiuse: non ci sarà il pubblico allo stadio Olimpico di Kiev
Shakhtar Donetsk-Roma si giocherà a porte chiuse. La gara di ritorno degli ottavi di finale dell'Europa League 2020-2021, che vedeva fino a poche ore fa i biglietti in vendita, verrà disputata senza la presenza dei tifosi allo stadio. Il sindaco di Kiev, Klitschko, aveva fatto trasparire le sue preoccupazioni per l'apertura al pubblico e aveva chiesto al governo delle restrizioni dopo che il club ucraino aveva già ridotto la capienza dell'Olimpiyskiy Stadium da 22mila a 14mila posti. Poche ore dopo le autorità locali hanno scelto per l'assenza totale di pubblico per la sfida della squadra di Luis Castro contro quella dell'ex Paulo Fonseca.
A differenza di quanto successo con Inter e Juventus a Kiev e Budapest e la Lazio a San Pietroburgo, all'Olimpiyskiy Stadium non ci saranno i tifosi sugli spalti a sostenere la squadra ucraina. Questa situazione si è verificata in base alle scelte fatte dalla Uefa e dal governo locale. La linea dell'Uefa, dopo il divieto assoluto della scorsa stagione, è stata quella di lasciare spazio alle decisioni delle autorità locali e vista la situazione dei contagi molte istituzioni permettono un certo afflusso all'interno degli impianti sportivi. Se vediamo la situazione nel particolare, le disposizioni statale ucraine hanno consentito da inizio stagione, nelle manifestazioni dalla Champions League alla Nations League, la presenza sugli spalti di spettatori fino al 15% della capienza dello stadio e per questo motivo per Shakhtar Donetsk-Roma erano attesi poco meno di 15mila spettatori, proprio come lo scorso autunno quando arrivarono a Kiev l'Inter e la Juventus.
Era prevista la presenza di tifosi romanisti, con un gruppo chiamato Fronte Ucraino che è composto da circa 50 supporter giallorossi che vivono in Ucraina, ma dopo le scelte delle autorità locali allo stadio della capitale non sarà ammesso nessuno.
