Scott Carson si ritira dal calcio: ha vinto 14 trofei giocando solamente quattro partite

Scott Carson lascia il calcio. E fin qui niente di clamoroso. Il portiere si ritira a 40 anni, compiuti meno di due mesi fa. In realtà la notizia c'è eccome. Perché l'inglese in questi anni ha stabilito una serie di record e nel suo piccolo uno spazio nel mondo del calcio se l'è preso, perché ha vinto tutto con il Manchester City praticamente senza giocare mai. E a verbale mette pure una Champions League vinta con il Liverpool.
La carriera di Scott Carson
Ha vissuto anni ruggenti, anni da protagonista. Per quattordici anni è stato titolare in Premier League, Championship e il campionato turco. Quando nel 2006 divenne titolare dell'Aston Villa pareva destinato a diventare il futuro dell'Inghilterra, un errore clamoroso costò agli inglesi la qualificazione a Euro 2008. Poi nell'estate del 2019 passa al Manchester City. Pep Guardiola ha bisogno di un terzo portiere affidabile che sappia fare gruppo e non crei problemi. Si sceglie Carson, che l'esperienza ce l'aveva ed essendo stato per due anni al Liverpool tra il 2004 e il 2006 (vinse tre trofei, inclusa la Champions).

I titoli vinti con Manchester City e Liverpool
Carson fa da fidatissimo terzo portiere e in sei stagioni scende in campo solo due volte. Scende in campo in una partita di fine campionato 2020-2021 contro il Newcastle, vinta 4-3 a St.James's Park, tra il tripudio dei tifosi del City che lo adoravano, parando anche un rigore, e poi gioca in Champions League nel 2022. Poi null'altro se non collezionare foto con i trofei: la bellezza di undici, compresa la Champions League del 2023. Un piccolo grande record, senza dimenticare la Champions vinta nel 2005 con il Liverpool, giocando una sola partita, e tre trofei giocando 9.
Omaggiato dalla stragrande maggioranza dei vecchi compagni del Manchester City, compreso Haaland, ha detto annunciando l'addio: "Dopo un incredibile percorso tra i pali, è ora di appendere i guanti al chiodo. Il calcio mi ha dato tutto: ricordi, amicizie e momenti che non dimenticherò mai. Grazie a ogni compagno di squadra, allenatore, tifoso e club che ha fatto parte del mio percorso. È stato un onore".