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Schurrle ha vinto i Mondiali, oggi scala le montagne mezzo nudo al gelo: “Non sentivo più niente”

André Schürrle ha vinto i Mondiali in Brasile con la Germania. Nel 2014 segnò una doppietta nel 7-1 che umiliò la Seleçao e servì a Mario Götze l’assist decisivo nella finale con l’Argentina. Si è ritirato a 30 anni perché provava un senso di “solitudine e competizione senza fine”. Adesso si è cimentato in una prova oltre ogni limite.
A cura di Maurizio De Santis
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L'ex calciatore tedesco e campione del mondo, André Schürrle, impegnato nella sfida estrema al gelo.
L'ex calciatore tedesco e campione del mondo, André Schürrle, impegnato nella sfida estrema al gelo.

Mezzo nudo. Indossa un paio di pantaloncini sportivi. Calza scarpe da trekking e l'unica cosa che si concede è un cappellino di colore nero ben fissato sulla testa. È così che compare l'ex calciatore e campione del mondo, André Schürrle.

Che ci fa ‘vestito' in quel modo sulla neve, nonostante la temperatura polare e condizioni ambientali proibitive? Ha scelto di cimentarsi in una sfida particolare, in una sorta di trekking estremo fatto per pochi coraggiosi pronti a spingersi oltre ogni limite.

Lui e alcuni compagni di ventura hanno detto sì alla proposta di Wim Hof, alias The Iceman. Ha 63 anni, è olandese, è un atleta che coniuga la disciplina dell'anima e fattori motivazionali che lo portano a mettersi in gioco nelle prove più dure. In particolare, quelle che lo vedono resistere alle basse temperature. È lui che ha indicato loro il percorso da seguire: la lunga camminata che conduce sul Sniezka, fino alla vetta di 1.603 metri tra i Monti dei Giganti, in Polonia.

Molto più di una prova atletica, è qualcosa che ti tempra lo spirito. Se non ti ammazza, ti rende più forte. Schürrle deve esserlo ripetuto più volte dentro di sé. Basta dare un'occhiata alle parole che lui stesso ha scritto a corredo di immagine condivise sui social network.

"Giorno 3 dell'esperienza @iceman_hof e in vetta con il nostro bellissimo equipaggio! La cosa mentale e fisica più difficile che abbia mai fatto! Gli ultimi minuti non riuscivo a sentire nulla e dovevo trovare qualcosa dentro di me per andare avanti! Un'esperienza che non dimenticherò mai! -19 gradi, 100 km/h di vento in faccia, neve forte e pioggia! Cosa ho imparato… Io e il mio corpo siamo più forti di quanto pensassi. Se ci metto la mente e l'anima posso fare tutto".

Mente e anima lo spinsero a dire basta due anni fa, quando decise di appendere le scarpette al chiodo perché non ce la faceva più a sopportare la pressione. "Solitudine e competizione senza fine" furono le ragioni che spiegò per motivare il suo ritiro a 30 anni. Lui che nel 2014 era stato protagonista nella conquista della Germania della Coppa del Mondo in Brasile (servì l'assist a Mario Götze, autore del gol decisivo in finale), lui che aveva tramortito la Seleçao nella storica umiliazione per 7-1 inflitta ai sudamericani, capì che il calcio non era più il suo mondo. E ne è uscito in punta di piedi.

In carriera Schürrle ha segnato 86 gol in 373 presenze con le maglie di Ludwig (il club degli esordi), Magonza, Leverkusen, Chelsea, Wolfsburg, Borussia Dortmund, Fulham e Spartak Mosca. Con la maglia della Germania ha collezionato 57 presenze, segnando 22 reti.

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