24 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Scambio Dzeko-Sanchez, come il Decreto Crescita influisce sulla trattativa tra Inter e Roma

L’idea della Roma di trasferire Dzeko a Milano è piaciuta subito all’Inter che si è detta disponibile a perdere Sanchez. Ma al di là dei valori tecnici e delle valutazioni calcistiche la trattativa è in stallo sul fronte economico: il cileno usufruirà dello sconto Irpef del 50% inserito nel Decreto Crescita, il bosniaco no. Oggi, Suning non si può permettere un aggravio economico di questo genere.
A cura di Alessio Pediglieri
24 CONDIVISIONI
Immagine

Un weekend  caldissimo sul fronte occidentale del calciomercato dove si intravvede qualcosa di nuovo grazie alla trattativa improvvisa tra Roma e Inter per il clamoroso scambio di punte: Edin Dzeko potrebbe vestire il nerazzurro, Alexis Sanchez il giallorosso. Il tutto, però, entro le prossime 48 ore in cui si dovrà risolvere il nodo più intricato, relativo agli ingaggi che pesano sulle casse dei due club. L'idea è nata dalla Roma, decisa a liberarsi del bosniaco ribelle ma Suning che è già in cattive acque finanziarie non ha alcuna intenzione di caricarsi di ulteriori impegni finanziari.

Al centro del discorso, oltre ad eventuali rimborsi ‘cash' o contropartite tecniche, resta il ‘Decreto Crescita' approvato dopo l'ultimo Dpcm proprio nella giornata di giovedì 28 gennaio 2021 che, nel caso specifico dello scambio Dzeko-Sanchez, favorirebbe moltissimo la Roma mentre per l'Inter rischierebbe di diventare un clamoroso autogol.

Cosa dice il Decreto Crescita nel calcio? Semplicemente che per Sanchez scatterebbe la detrazione Irpef pari al 50% mentre per Dzeko tutto resterebbe invariato. E' una soluzione varata dal Governo definita anche ‘rientro dei cervelli' in Italia che agevola i lavoratori (e quindi anche i calciatori) che da meno di due anni sono residenti nel nostro Paese e che si impegnano a restarci per i prossimi due. Con il riscatto di Sanchez dallo United e il rinnovo del contratto, l'Inter si è assicurata dunque uno sconto sui pagamenti al cileno che, se passasse alla Roma, agvolerebbe i capitolini.

Acquistando Dzeko l'Inter non potrebbe più usufruire dello sconto fiscale? Esattamente, ed è questo il punto. Edin Dzeko è in Italia da sei stagioni e per lui tutto resta integro con pagamenti e versamenti al 100%. E' vero, il bosniaco guadagna meno del cileno (5 milioni contro i 7.5 di Sanchez) ma nelle casse nerazzurre ci sarebbe un aggravio a lungo termine, ritenuto da Suning al momento insostenibile. Mentre la Roma prenderebbe i classici due piccioni con una fava: si libererebbe di un giocatore oramai non più gradito e si ritroverebbe con un sostituto che pesa meno sul fronte economico.

Come si può sbloccare la trattativa? Semplicemente con la Roma che, oltre ad aver proposto lo scambio sapendo dell'interesse nerazzurro per Dzeko, apra ad un dialogo più equo inserendo contropartite o un'aggiunta ‘cash' di denaro per ‘colmare' la lacuna. Alla pari lo scambio non si farà perché Suning, al di là degli interessi calcistici e di campo di cui godrebbe Conte, non se lo può permettere.

Quali sono le soluzioni per chiudere la trattativa? O Sanchez va a Roma per Dzeko e qualche milione di euro, o viene aggiunta una contropartita tecnica come ‘risarcimento' oppure la stessa Inter potrebbe inserire un altro giocatore (come Pinamonti) togliendosi contemporaneamente due ingaggi e ricevendo oltre al bosniaco una somma di denaro piùcongrua e giustificata.

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views