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Sarri rammaricato dall’incapacità della Lazio di tirare in porta: “È una bestemmia sinceramente”

Maurizio Sarri ha parlato al termine della gara pareggiata dalla sua Lazio contro il Bologna. Il tecnico biancoceleste non è riuscito a sorpassare l’Inter al secondo posto in classifica e di questo è un po’ rammaricato: “Ci sono state delle situazioni in cui non siamo andati al tiro, ed è una bestemmia sinceramente”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Maurizio Sarri ha parlato al termine della gara pareggiata dalla sua Lazio in casa di un ottimo Bologna. Il tecnico biancoceleste non è riuscito a sorpassare l'Inter al secondo posto in classifica e forse le poche occasioni da gol viste al Dall'Ara non hanno fatto piacere all'allenatore toscano che ha dovuto fare a meno ancora una volta di Ciro Immobile. Sarri ai microfoni di Sky è molto chiaro e spiega i dettagli della partita: "Abbiamo fatto una partita seria, di applicazione e attenzione anche se giocare qui ora non è semplice contro una squadra in crescita e in un momento positivo – ha detto l'allenatore biancoceleste che ha poi parlato della sterilità in fase realizzativa – Con Immobile avremmo 10-11 gol in più in media con lo scorso anno.

Stiamo concretizzando poco e poi ci sono state delle situazioni in cui non siamo andati al tiro, ed è una bestemmia sinceramente". Ovviamente la Lazio è rammaricata per non essere riuscita a scavalcare l'Inter al secondo posto e Sarri di questo ne è consapevole specie per non aver concretizzato alcune occasioni. L'allenatore della Lazio spiega cosa manchi a questa squadra per fare quel salto di qualità: "Bisogna avere motivazioni feroci e se l'obiettivo è irraggiungibile per me è meglio, quindi il segreto per far bene è l'utopia".

Sarri in campo al Dall'Ara durante la gara col Bologna.
Sarri in campo al Dall'Ara durante la gara col Bologna.

Il tecnico dei biancocelesti ha poi cambiato decisamente argomento e ha anche scherzato negli studi di Sky con gli ospiti presenti, con l'amico Walter Zenga e le domande che hanno anche divertito il tecnico biancoceleste. A Sarri viene chiesto della sua carriera e del fatto che sia uno dei migliori allenatori italiani arrivato però in ritardo sulle panchine di Serie A: "Nagelsmann ad esempio è un miracolato da Dio" spiega Sarri prima di proseguire con questo clima di grande leggerezza. All'allenatore della Lazio viene chiesta una spiegazione sui suoi capelli rasati: "Avevo mia moglie che mi rompeva perché dopo un periodo in cui vincevamo tutte le partite la rimbalzavo e dopo il ko con l'AZ non avevo più scelta".

In studio ridono tutti e Sarri prosegue: "Io in casa sono uno spettacolo, non disturbo mai e quel poco che ci sono sto in ufficio". Ritornando per un attimo seri, Sarri parla anche dell'assenza di Mourinho nel derby: "A me dispiace perché lo vedo sempre e volentieri e poi perché fa parte dello spettacolo". Su DAZN invece l'allenatore della Lazio rivela un retroscena sulla sua esperienza al Napoli approfittando della presenza di Ghoulam in studio: "La società era riluttante su Koulibaly, ma dopo ogni allenamento mi impuntavo per tenerlo".

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