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Sarri alla Lazio poteva saltare, la telefonata di Lotito: “Questo è matto”

Non è ancora arrivato l’annuncio di Maurizio Sarri come nuovo allenatore della Lazio. Lo slittamento a oggi dell’ufficialità del tecnico è dovuto a un momento di tensione verificatosi ieri pomeriggio tra il presidente Claudio Lotito e il legale dello stesso tecnico toscano. Quest’ultimo ha voluto che la sede del contratto fosse Milano, scatenando la reazione di Lotito, che si è precipitato nella sua residenza per accontentare la richiesta e sistemare gli ultimi dettagli, in attesa di mettere la parola fine a una trattativa molto lunga.
A cura di Valerio Albertini
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Maurizio Sarri sarà il nuovo allenatore della Lazio, ma la società biancoceleste non l'ha ancora annunciato. Dovrebbe farlo oggi, al termine di una trattativa lunga ed estenuante soprattutto per il presidente Claudio Lotito, deciso a regalare alla piazza un nome importante, per dimenticare in fretta il dietrofront di Simone Inzaghi, accasatosi all'Inter, e rispondere ai cugini romanisti, alle prese con la Mourinho mania. Il club laziale ha accettato di fare uno sforzo non indifferente per accontentare Sarri, che guadagnerà 3,3 milioni di euro per un contratto biennale con opzione per il terzo anno. Lotito è andato in contro al Comandante anche per quanto riguarda lo staff, che sarà composto di tutti i cinque profili voluti dall'ex allenatore della Juventus, e lo farà anche sul mercato, con il trattenimento in rosa dei big come condizione essenziale per la firma del tecnico nato a Napoli. Sia il Messaggero che il Corriere dello Sport, però, rivelano di un momento di tensione tra il presidente della Lazio e l'avvocato di Sarri avvenuto ieri, mentre Lotito si trovava in Campidoglio per la premiazione della Lazio Women, fresca di promozione in Serie A femminile.

Le richieste del legale di Sarri e la telefonata a Tare

I due quotidiani raccontano di un presidente biancoceleste sorridente e scherzoso, finché una telefonata non cambia il suo umore. A chiamarlo è il legale del suo futuro allenatore, con il quale ha già messo a posto tutti i dettagli del contratto qualche ora prima. Lotito si rinchiude in una stanza e alza il tono della voce, tanto che per i giornalisti sul posto non è difficile udire nitidamente le sue parole. In particolare quelle con il ds Igli Tare, chiamato subito dopo aver chiuso la telefonata con il rappresentante di Sarri:

Igli, questo è matto, mi ha chiamato il suo avvocato e vuole spostare la sede nel contratto a Milano, ma io gli ho detto che quella della Lazio è Roma. Mi ha chiuso il cellulare dicendomi "le faremo sapere", ma minaccia di far saltare i contratti già firmati.

L'annuncio di Sarri è stato rimandato a oggi

Cavilli, insomma, che non faranno saltare una trattativa a un passo dalla sua conclusione, ma hanno messo comunque in apprensione sia Lotito che un ambiente in attesa ormai da circa una settimana. Il presidente della Lazio conclude l'impegno al Campidoglio e, a chi gli chiede di Sarri, risponde per tre volte: "Non lo so". Corre nella sua residenza, a Villa San Sebastiano, per risolvere anche questi ultimi dettagli, deciso ad annunciare il nuovo tecnico il prima possibile. Le ultime richieste del legale fanno sì che questo non accada nella serata di ieri. Tutto rimandato a oggi, dunque. Lotito ha accontentato Sarri in tutto e si è deciso ad andare contro quelli che per diversi anni sono stati i suoi principi base, che l'hanno reso uno dei presidenti più duri della Serie A.

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