Rugani convocato da Spalletti per Norvegia-Italia: chi giocherà in difesa, ora è emergenza totale

L'Italia si gioca una grande fetta della qualificazione ai prossimi Mondiali nella sfida contro la Norvegia: la squadra di Haaland e compagni è la più temibile di un girone dove soltanto il primo posto garantirà un biglietto aereo per Canada, Messico e Stati Uniti nell'estate del 2026. Spalletti deve gestire una situazione di piena emergenza, con una difesa incerottata e che continua a perdere pezzi a due giorni dalla grande sfida. L'ultimo ad alzare bandiera bianca è stato Gabbia che nell'ultimo allenamento ha riportato un problema al polpaccio che lo ha costretto a tornare a casa. Al suo posto il commissario tecnico ha convocato Daniele Rugani che non veniva chiamato dal 2018.
Il difensore della Juve, che ha trascorso l'ultima stagione in prestito all'Ajax, arriverà a Coverciano dopo pranzo e nel pomeriggio farà il suo primo allenamento con il gruppo, ritornando in Azzurro dopo sette lunghissimi anni di assenza. È una soluzione veloce alla crisi che si è aperta nel reparto più arretrato della Nazionale dove mancano tutti i protagonisti principali. Chi scenderà in campo per arginare il pericolo Haaland?
Le scelte in difesa di Spalletti
La coperta è corta e le scelte sono obbligate. Spalletti non può fare troppi calcoli per affrontare la Norvegia, soprattutto in difesa dove non potrà contare su tutti i suoi fedelissimi. Non ci saranno Gabbia, l'ultimo aggiunto alla lunga lista delle assenze dove sono presenti anche i nomi di Calafiori, Buongiorno, Leoni, Scalvini e Acerbi che si è auto escluso qualche giorno fa. Dunque a disposizione del commissario tecnico restano soltanto Di Lorenzo, Bastoni e Gatti che però è reduce dalla frattura del perone e negli ultimi due mesi ha giocato pochissimo.
Il terzetto difensivo è ancora tutto da confermare e la seduta di questo pomeriggio a Coverciano servirà a rendere più chiare le idee a tutti. Ma se anche lo juventino dovesse dare forfait per problemi fisici allora si aprirebbe una voragine pericolosissima: l'arma più potente è chiaramente Haaland, una macchina da gol micidiale che è difficile da arginare, soprattutto per una difesa in piena emergenza che si trova a fare i conti con una partita quasi decisiva.