Come sta Ronaldo? Guardate il gol che ha fatto contro la Sampdoria, basta per capire quali sono le condizioni del portoghese. Stacco imperioso, avversario sovrastato, balzo da terra di 71 cm, altezza del salto fino a 2.56 metri, 48 centesimi di secondo in sospensione e poi il colpo di testa che ha lasciato Audero di sasso e Marassi a bocca aperta. Applausi a scena aperta, è CR7. Il campione portoghese si prende la scena nell'anticipo di campionato: è mercoledì, deve essere l'abitudine ai giorni consacrati alla Champions che lo stimola a compiere l'ennesima prodezza della carriera: da Manchester (2.93 metri, nel 2013) al Ferraris, cambia il palcoscenico ma l'esibizione di potenza e tecnica nello stacco da terra è la stessa. Gol e vittoria, + 3 sull'Inter che va in campo sabato sera a San Siro contro il Genoa.

È stata una partita difficile, la Sampdoria ha giocato molto bene – ha ammesso CR7 nell'intervista a Sky Sport -. Abbiamo mantenuto una bella intensità per tutti i 90 minuti e abbiamo vinto meritatamente.

Quando gli menzionano il dato statistico del salto, uno dei più alti della carriera, Ronaldo dissimula soddisfazione e non si esalta più di tanto. Per lui è "quasi normale" compiere gesti del genere. Lavora per quello, si allena per quello. Ha costruito tutta la sua vita sportiva (anche) su quello.

Non conoscevo questi numeri, sono molto contento di aver aiutato la squadra a vincere – ha aggiunto -. L'importante è dare una mano alla Juventus a conquistare titoli.

Lo scudetto è sicuramente un di questi ma il più ambito resta la Champions. Si ripartirà dalla doppia sfida degli ottavi di finale contro il Lione, ricomincerà da lì il lungo cammino verso la finale di Istanbul. Con CR7 così diventa tutto anche più facile. Il periodo difficile è alle spalle, quel problema fisico che un po' lo aveva frenato sembra superato.

Ho avuto un problema al ginocchio che mi ha condizionato per un mese – ha concluso Ronaldo – ma ora sto molto bene.

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