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Rocchi spiega perché un eventuale rosso a Bisseck sarebbe stato cancellato dal VAR in Verona-Inter

A Open VAR il designatore arbitrale Rocchi ha parlato dell’episodio Bisseck-Giovane che ha fatto discutere in Verona-Inter. Promosso l’arbitro Doveri e i suoi collaboratori al VAR.
A cura di Marco Beltrami
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L'arbitro di Verona-Inter Daniele Doveri e i suoi collaboratori al Var Aureliano e Abisso sono stati ampiamente promossi dal designatore Rocchi. Quest'ultimo è intervenuto nel solito appuntamento di spiegazione degli episodi da moviola "Open Var" per commentare la tanto discussa situazione del fallo di Bisseck su Giovane. Gli scaligeri avrebbero voluto il rosso per il difensore che invece è stato sanzionato solo con il giallo, situazione confermata poi anche dal check del VAR. Per Rocchi se Doveri avesse dato l'espulsione, la tecnologia avrebbe dovuto cancellare il provvedimento.

L'audio tra sala VAR e arbitro durante Verona-Inter per il fallo di Bisseck su Giovane

Si può sentire come in Sala Var subito si dice "Non è rosso". Un parere diverso invece dal guardalinee che non ha dubbi sull’espulsione: "Va in porta da solo". Mentre in campo infervorano le polemiche, alla moviola rivedono il contatto Bisseck-Giovani con diverse telecamere, anche a velocità diverse. Alla fine ecco le conclusioni: "Il pallone non è più in controllo (di Giovane, ndr), la palla va lateralmente e non è più in controllo quando fa il fallo".

Perché Bisseck non doveva essere espulso secondo il VAR

Questo significa che vengono meno dunque due dei 4 parametri necessari affinché l’intervento rientri nella casistica del DOGSO, ovvero del "negare un’evidente opportunità di segnare un gol". Il riferimento è al fatto che il pallone non sia più in possesso di Giovani e la direzione sia defilata rispetto all’area. Ed è quello che Doveri spiega anche ai calciatori dell’Hellas, molto nervosi. Decisione confermata e caso chiuso.

Le parole di Rocchi sul fallo di Bisseck su Giovane

L'ex arbitro e designatore Gianluca Rocchi poi ha spiegato nel dettaglio la decisione di Doveri e dei suoi collaboratori, specificando che non parla più nel calcio di "fallo da ultimo uomo", ma di "chiara occasione da rete". Non ci sono per questo i 4 parametri richiesti: "Come sottolinea giustamente la Sala VAR — e condivido pienamente — la direzione del pallone e il recupero di un difensore, che è chiaramente in corsa per chiudere, sono due elementi determinanti. La distanza, invece, è relativa: ti faccio un esempio, se il giocatore veronese puntasse direttamente verso la porta, allora sì, sarebbe rosso".

Se Doveri avesse deciso di espellere Bisseck con una scelta di campo, il VAR avrebbe dovuto fargli fare dietrofront: "Se fosse stato mostrato il cartellino rosso, probabilmente ci saremmo aspettati un on-field review, perché qui non ci sono tutti i parametri per un “DOGSO” (chiara occasione da gol). Si può discutere sulla qualità del fallo, che è effettivamente robusto, ma non tale da configurare un grave fallo di gioco. Anzi, se dovessi avere un dubbio, sarebbe più per il grave fallo di gioco che per il DOGSO. Il DOGSO non è mai stato realmente in discussione, e fa piacere che la decisione sia stata presa correttamente in campo. Ti dico la verità: se fosse stato estratto il rosso, ci saremmo aspettati un intervento del VAR per correggerlo".

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