River Plate epico: vince in Copa Libertadores senza portieri né riserve in panchina

Epico, storico, leggendario: il Sudamerica è impazzito per l'impresa compiuta nella notte dal River Plate. I Millonarios, devastati dal Covid con oltre 20 uomini indisponibili, hanno battuto l'Independiente Santa Fe in Copa Libertadores per 2-1, senza portieri in distinta né altri uomini in panchina.
Undici leoni, tra cui due ragazzini che non avevano mai giocato in prima squadra, guidati da Enzo Perez tra i pali: il 35enne centrocampista ex Benfica e Valencia, vicecampione del mondo nel 2014 con l'Argentina, è stato il giocatore di movimento scelto da Marcelo Gallardo per difendere la porta del River. Tutti e quattro i portieri messi in lista erano infatti contagiati dal coronavirus, nè la Conmebol ha concesso una deroga per far giocare Alan Diaz, 21enne della cantera che domenica contro il Boca Juniors aveva esordito con una prestazione strepitosa.

Per il resto, il tecnico dei biancorossi non aveva nessun altro calciatore al suo fianco sulla panchina. Una scena davvero mai vista nel calcio professionistico, non solo a questi livelli. La Conmebol, prima dell'inizio della fase a gironi, aveva dato la possibilità ai club iscritti alla Libertadores di presentare una lista di 50 giocatori eleggibili. Il River tuttavia aveva optato per un elenco di 32 elementi, di cui 21 non sono stati disponibili per il match del Monumental.
La reazione emotiva degli undici sopravvissuti è stata veemente: sono scesi in campo con tale determinazione che il River era già in vantaggio per 2-0 dopo 6 minuti, grazie alle reti di Angileri ed Alvarez. La rete di Osorio al 76′ ha riaperto i giochi, ma l'Independiente Santa Fe non è stata in grado di superare Perez, sceso in campo nonostante un infortunio al polpaccio e nominato MVP al termine della partita.

Adesso i Millonarios sono primi nel loro girone di Copa davanti al Fluminense, ma quel che resta della notte è un'impresa che resterà negli annali del calcio.