Rinunciò alla partita per donare cellule staminali: il suo gesto ha salvato la vita a una persona
Un gesto di grande umanità che a distanza di tempo s'è rivelato provvidenziale. Sam Astley è un tifoso inglese 24enne, oggi ha saputo che la rinuncia fatta a luglio scorso è servita a salvare la vita di una persona. Aveva in tasca i biglietti per la semifinale degli Europei Inghilterra-Danimarca ma dentro di sé sentiva che c'era altro di importante rispetto a quella che – al netto dell'euforia patriottica all'insegna del "it's coming home" – sarebbe stato solo una partita di calcio.
Quei tickets che ogni fan dei Tre Leoni avrebbe voluto in tasca vennero riposti nel cassetto: vide il match che portò la nazionale di Gareth Soutghate alla sfida con l'Italia in tv ma quella scelta non passò inosservata. Gary Lineker, ex calciatore, lo elogiò pubblicamente sui social network. Poco dopo al giovane originario di Dudley, nelle West Midlands, vennero regalati due tagliandi in occasione della finalissima con gli azzurri per assistere al big match tanto atteso.
Sam scoprì di essere un donatore di midollo compatibile e si iscrisse nel registro dell'Istituto Antohny Nolan: grazie alle sue cellule staminali avrebbe restituito speranza a un'altra persona. Non ci pensò due volte, nemmeno quando capì che l'intervento per il prelievo sarebbe avvenuto nello stesso giorno della semifinale. Disse di non avere rimpianti per la sua rinuncia e che nulla poteva essere più importante della vita.
A cento giorni da allora ha avuto la notizia più bella: il suo sacrificio non è stato vano e ha aiutato un'altra persona (di cui per rispetto della privacy non è stato divulgato il nome) a vincere la battaglia contro la morte. "Lo rifarei se qualcuno me lo chiedesse", sono state le parole del giovane tifoso che ha raccontato di essersela cavata senza effetti collaterali particolari se non un po' mal di schiena per qualche giorno. "Dopo due settimane sono tornato in forma come prima, era passato tutto".
Effetto domino. La pubblicità data al suo gesto dai media alimentò la catena di solidarietà. Sulla scia di quell'esempio – come testimoniato dallo stesso ente al quale Astley aveva donato le staminali – altre 1500 persone offrirono disponibilità al prelievo. "Per dirla semplicemente – ha ammesso l'amministratore delegato della struttura -, significa dare 1.500 opportunità in più ai pazienti che sperano in una seconda possibilità di vita. È bellissimo ma c'è ancora molto da fare".