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Richiamo del direttore di Sky Sport dopo l’esultanza per l’Inter: “Vediamo se così vi entra in testa”

La lettera del direttore, Federico Ferri, rivolta alla redazione dopo l’episodio andato in onda domenica pomeriggio: “La terzietà, l’imparzialità, la sobrietà, la professionalità, sono elementi imprescindibili per una testata giornalistica, in tutte le sue forme”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il video degli stagisti che hanno esultato al gol dell'Inter durante una diretta di Sky Sport ha fatto molto discutere e alimentato la discussione sulla necessità da parte dei media di proporre comportamenti e opinioni equilibrati, deontologicamente corretti. La situazione ha reso necessario l'intervento diretto del direttore, Federico Ferri, che ha fatto un richiamo all'intero corpo redazionale attraverso una lettera interna.

Il caso degli stagisti che esultano in diretta tv a Sky Sport

L'episodio si è verificato domenica pomeriggio. Il conduttore aggiorna in diretta il risultato di Verona-Inter, comunicando la rete del raddoppio nerazzurro al 93°. È in quel momento che sullo sfondo, al di là di una vetrata opacizzata che separa lo studio da altri ambienti della redazione, si distinguono le sagome di alcune persone che saltano e si abbracciano per il gol vittoria della squadra di Chivu. Quel frangente finito in onda fa il giro del web sollevando un polverone. Sulla questione si è espresso il direttore, Federico Ferri: nella sua lettera non fa riferimento solo ai due "ragazzi che non appartengono alla redazione" ma punta l'attenzione su come "la terzietà, l’imparzialità, la sobrietà, la professionalità, sono elementi imprescindibili per una testata giornalistica, in tutte le sue forme".

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La lettera del direttore Federico Ferri alla redazione di Sky Sport

Ecco la lettera del direttore di Sky Sport, Federico Ferri, rivolta alla redazione (e ripresa da Lettera 43) dopo quanto accaduto nelle ultime ore per l'atteggiamento dei due stagisti dell'area social.

"Cari colleghi, oggi la redazione si è resa protagonista di una scena indegna della nostra professione e del prestigio e della serietà che contraddistinguono e devono contraddistinguere Sky Sport. Dico ‘la redazione', ovvero tutti noi, perché per la gente fuori di qui non ci sono i singoli responsabili, ma c’è Sky Sport, punto. E quando uno di noi si rende protagonista di una brutta figura, la facciamo tutti".

"Esultare per il gol di una squadra, qualsiasi essa sia, in qualsiasi partita, emettere in scena baracconate da bar o da stadio (purtroppo vale anche per le tribune stampa, ma questo è un altro discorso), è inaccettabile sempre, a maggior ragione se la scena finisce in onda. I responsabili sono stati individuati e saranno puniti, ma quello che più mi preme non è penalizzare dei ragazzi, peraltro non appartenenti alla redazione (ma qui torniamo al tema al quale ho accennato prima), ma è fare capire a tutti che il calcio – soprattutto in epoca social, nostro malgrado – è una materia delicata e la terzietà, l’imparzialità, la sobrietà, la professionalità, sono elementi imprescindibili per una testata giornalistica, in tutte le sue forme. E tutti noi dobbiamo essere consapevoli della responsabilità del ruolo che ricopriamo e del marchio che rappresentiamo".

"Allargo dunque il discorso ai vostri profili personali sui social network. A come vi comportate allo stadio con l’accredito di Sky e sotto la mia responsabilità, dunque, quando siete inviati o semplici spettatori (chiedere una foto o una maglia a un giocatore non fa parte del nostro mestiere, ad esempio, secondo il mio parere, perché non siamo fan ma giornalisti), o ancor di più ovviamente quando andate in onda".

"La verità è che quei malcapitati ragazzi non sono gli unici. E io mi sono stufato. Non voglio nemmeno più mettermi a dettare regole o discutere ulteriormente su questo aspetto, come ho fatto in passato. Chi fa il tifoso, chi dimostra di non essere imparziale o di dare giudizi in qualche modo condizionati anche solo da simpatie o antipatie, o da qualsiasi pregiudizio, e in generale chi non si comporta in modo da onorare la nostra professione e Sky Sport, verrà giudicato editorialmente inadatto a ricoprire il ruolo di inviato, o ad andare in onda, o ad avere responsabilità in redazione. L’ho sempre fatto, come sapete, ma ora mi impegnerò a farlo ancora di più. Vediamo se così entra nella testa di tutti".

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