Quanto guadagna Orsato in Italia e quanto guadagnerebbe in Arabia Saudita: stipendio da capogiro
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L'arbitro Daniele Orsato pronto ad accettare la ricca offerta dell'Arabia Saudita per proseguire la sua carriera lì e iniziare poi una nuova vita professionale da dirigente nel 2024. La notizia avrebbe del clamoroso. A rivelarla è stato l'ex direttore di gara e oggi opinionista tv, Gianpaolo Calvarese, che a Tuttosport ha fatto sapere i dettagli di questa indiscrezione a dir poco sorprendente. Il fischietto di Schio sarebbe infatti in procinto di dire sì a quella tentazione che rappresenterebbe un'autentica sconfitta per l'Aia.
Un colpo basso non indifferente in un'associazione fortemente destabilizzata nei mesi scorsi dalla vicenda D'Onofrio che a messo inevitabilmente in subbuglio l'intera categoria. I dettagli della ricca proposta saudita farebbero vacillare chiunque. Un'offerta da capogiro che oggi in Italia oggi è totalmente fuori portata. Attualmente infatti nel nostro Paese un arbitro top, tra parte fissa e gettoni, arriva a guadagnare anche 200mila euro. Secondo quanto appreso da Fanpage, nel caso accettasse, Orsato in Arabia Saudita si assicurerebbe qualcosa come mezzo milione di euro.
![Orsato arbitro dell'ultimo Juventus-Napoli all'Allianz Stadium.](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/27/2023/12/GettyImages-1840981749.jpg)
Punto di riferimento del movimento arbitrale italiano, Orsato a 48 anni è ancora un patrimonio per l'AIA e in generale per il nostro calcio. La sua figura sarebbe stata perfetta proprio per iniziare a rilanciare nuovamente il movimento arbitrale italiano, inteso anche come istituzione, visto quanto accaduto di recente. Insieme alla sua squadra, completata anche dal VAR Irrati, quella di Orsato è decisamente la migliore in ambito Uefa e FIFA. Dopo gli Europei in Germania, dove sicuramente punterà alla finale, Orsato potrebbe chiudere la sua carriera e dovrà capire cosa fare dopo il ritiro. L'arbitro di Schio ambisce a un ruolo di spicco nell'AIA ma ora ha sul tavolo quest'offerta dall'Arabia Saudita che inevitabilmente lo mette molto in difficoltà.
La tentazione di trasferirsi lontano dall'Italia è sicuramente di carattere economico dato che l'arbitro di Schio nel Golfo Persico andrebbe a guadagnare più del doppio di quanto può percepire nel nostro Paese. Ma non è tutto. Una decisione di questo calibro sarebbe anche di natura politica in vista delle prossime elezioni all'AIA e del subbuglio che si è creato nel sistema. In Arabia l'arbitro di Schio ha già diretto una sfida della Saudi Pro League tra l'Al-Ittihad e l'Al-Hilal. Poi ne ha arbitrate altre quattro, più la partita del massimo torneo degli Emirati Arabi Uniti tra Al-Ain e Al-Wahda.