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Psg, Neymar prova a ripartire: “Il sogno? Quello di sempre, essere il migliore al mondo” 

In una intervista a cuore aperto al ‘Mirror’, Neymar ha voluto raccontare il proprio momento professionale, il “peggiore” della sua carriera: “Mi serviva tornare al gol, ma gli infortuni fanno parte del mestiere. I miei sbagli? Sono impulsivo, mi arrabbio ma sono un bravo ragazzo. Non sono perfetto, sono un essere umano”
A cura di Alessio Pediglieri
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Per Neymar non è stata un'estate tranquilla. Dalle accuse, cadute, di un presunto stupro alle voci di mercato per un, fallito, trasferimento di rientro al Barcellona. Per il campione brasiliano sono stati più i momenti extracalcio in cui si è pronunciato il suo nome che per le gesta in campo. Il talento c'è, ma c'è anche una morbosa partecipazione a tutte le vicende che riguardano mister 222 milioni di euro, la cifra che il Psg pagò al Barcellona per strapparlo ai catalani.

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Oggi Neymar è rimasto – suo malgrado – a Parigi, dove si è aggiunto al gruppo l'ennesimo attaccante, Mauro Icardi aumentandone la concorrenza. Una scelta più imposta che voluta ma pur sempre una piazza in cui dovrà dimostrare di essere ancora il campione che tutti vogliono.

Il riscatto sportivo, il peggiore momento della carriera

Mi mancava segnare gol e buttarmi alle spalle tutto, ma gli infortuni fanno parte della carriera di un atleta e cerchiamo di prepararci e impedire che si verifichino

Non sarà facile, l'ambiente è diventato ostile, eppure la convinzione c'è e traspare dalle parole rilasciate al "Mirror": "E' il momento peggiore della carriera di un atleta, visto che ho avuto due gravi infortuni in due anni e mi ha tenuto fuori dal calcio per quasi sei mesi"

L'estate turbolenta e le critiche extra calcio

Cosa c'è nella mia lista dei desideri? Semplice, voglio essere il miglior calciatore del mondo. Per farlo voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state e che mi sono vicino soprattutto nei momenti bui e che mi danno la spinta per andare avanti, come i miei genitori

Tornato al gol con il Psg, Neymar affronta anche chi lo critica da un punto di vista caratteriale, definendolo un talento ribelle e viziato: "Sono un ragazzo molto riservato ma arriva un punto in cui mi arrabbio e non comunico in modo corretto. Dopotutto non sono perfetto, per un essere umano è impossibile esserlo, ritengo però che faccia parte della vita e grazie a questi errori cresci e impari".

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