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PSG-Istanbul Basaksehir inizia con i giocatori in ginocchio contro il razzismo

Psg e Istanbul Basaksehir tornano in campo a quasi 24 ore di distanza dal brutto episodio della frase razzista del quarto uomo. Si gioca con una quaterna arbitrale nuova di zecca, e in un’atmosfera speciale con uno striscione dei tifosi del Psg di sostegno a Webo, e con le squadre in campo con un’unica maglia per dire no alle discriminazioni. Prima del fischio d’inizio tutti i calciatori, si sono schierati nel cerchio di metà campo, in ginocchio.
A cura di Marco Beltrami
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Paris Saint-Germain e Istanbul Basaksehir tornano in campo, con la speranza di pensare solo al calcio giocato. Il match di Champions riparte dal 13′ dopo la sospensione di ieri legata al bruttissimo episodio della frase razzista pronunciata del quarto uomo Coltescu. Quaterna arbitrale nuova di zecca, e atmosfera speciale al Parco dei Principi, con la voglia di lanciare un altro segnale forte nella lotta alle discriminazioni razziali. Oltre a striscioni, con prese di posizioni anche dei tifosi, le squadre hanno deciso di schierarsi intorno al cerchio di centrocampo, in ginocchio per dire no al razzismo.

La speranza è che lo spettacolo del calcio riesca a far dimenticare quanto accaduto ieri sera in quel di Parigi. Nella fase iniziale di Psg-Istanbul Basaksehir di Champions, una frase del quarto uomo Sebastian Coltescu, per richiamare l'attenzione dell'arbitro in merito all'espulsione di Pierre Webo, assistente del tecnico dei turchi, è finita nell'occhio del ciclone. Il collaboratore del direttore di gara ha apostrofato Webo con un epiteto razzista ("Il nero laggiù, vai a vedere chi è"), che è stato ascoltato dalla panchina degli ospiti, scatenando una reazione a catena. Prima la formazione turca, e poi quella di casa hanno deciso di abbandonare il campo.

Una brutta pagina, per lo sport e per la Champions, con le due squadre pronte a riaffrontarsi a quasi 24 ore di distanza. E in panchina ci sarà anche Webo, nonostante l'espulsione. L'ex attaccante a più riprese si era scagliato contro Coltescu, chiedendo a gran voce, insieme al centravanti Demba Ba: "Why say negro? Why say negro?" (ovvero "Perché hai detto negro?"). Sarà una serata speciale per loro che nelle scorse ore hanno ricevuto l'abbraccio virtuale di tutto il mondo del calcio. Tutti i calciatori impegnati nella gara a tal proposito prima del fischio d'inizio si sono schierati in ginocchio, a centrocampo, in quella posizione "take a knee", diventata famosa in tutto il mondo dopo le proteste per l’ uccisione dell'afroamericano George Floyd.

Lo stadio che ospita le gare interne del Psg registrerà la presenza di alcuni striscioni. Oltre a quelli dell'Uefa con lo slogan "No to racism", ci sarà anche uno preparato per l'occasione dai tifosi del Paris Saint Germain, che si dicono orgogliosi del comportamento della propria squadra che ha deciso di uscire dal terreno di gioco, ribadendo il proprio no ad ogni forma di discriminazione razziale, anche nel mondo del pallone con il totale sostegno a Webo

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