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Pronta a tutto per Cristiano Ronaldo e multata: arriva il lieto fine per la piccola Addison

La piccola Addison che aveva fatto invasione di campo per incontrare Cristiano Ronaldo è stata graziata e non dovrà pagare la multa sal.
A cura di Marco Beltrami
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La piccola Addison è diventata una vera e propria star. La ragazzina irlandese è riuscita a realizzare il sogno di incontrare il suo idolo Cristiano Ronaldo in occasione del match valido per le qualificazioni mondiali tra l'Irlanda e il Portogallo, conclusosi senza reti. Ha dribblato la sicurezza e ha abbracciato in occasione del post-partita in campo, la stella dello United che gli ha regalato la maglietta. Le lacrime e l'emozione di Addison, calciatrice under 13 dello Shelbourne Whelan hanno fatto il giro del mondo, per una delle scene più belle viste in campo nel 2021.

Sua mamma sui social nel post-partita ha sottolineato così l'impresa della ragazzina, che ha sfidato steward e sicurezza pur di vedere da vicino CR7: "A casa sana e salva, solo la mia Addison è abbastanza coraggiosa da affrontare il campo e tutta la sicurezza come se nulla fosse con la multa di 3mila euro". Già perché inevitabilmente il gesto della piccola calciatrice è costato alla sua famiglia una sanzione di 3mila euro. Un provvedimento però che, alla luce di quanto successo e della bontà delle intenzioni della ragazzina, è stato cancellato.

La FAI, ovvero la Federazione calcistica dell'Irlanda ha annullato il provvedimento, con Addison Whelan che dunque non dovrà pagare nulla. Uno splendido gesto, anche se suo padre aveva già dichiarato di essere pronto a pagare la multa "volentieri" perché sua figlia aveva, seppur a fin di bene, violato le regole. Oltre ad essere stata perdonata dai genitori, dai tifosi di casa che l'hanno applaudita a più riprese nonostante la venerazione per l'avversario, Addison è stata dunque perdonata anche dai vertici federali.

Una gioia senza fine dunque per la giovanissima calciatrice che a Morning Ireland di RTÉ ha raccontato come è nato il suo gesto: "Ho saltato la barriera perché ero in seconda fila.  Poi sono scattata in campo, ma c'erano le guardie di sicurezza che correvano dietro di me e ce n'erano altre due che provenivano dall'altro angolo, quindi ho continuato a correre. Poi stavo solo urlando il nome di Ronaldo. Si è girato e mi ha visto e stava dicendo loro di lasciarmi. Lo stavo chiamando. È venuto da me. Ero solo sotto shock e piangevo e dicevo tipo ‘Posso avere la tua maglia? Per favore. Sono una grande, grandissima fan'. E lui mi chiedeva se stessi bene".

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