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Primo gol di Hojlund in Premier League: spezzato l’incantesimo dopo 15 gare e scoppia in lacrime

Il primo gol di Rasmus Hojlund in Premier League con la maglia del Manchester United è coinciso con ka rete decisiva nella rimonta all’Aston Villa. In 15 gare di campionato non aveva mai segnato e davanti ai suoi tifosi non riesce a trattenere l’emozione.
A cura di Alessio Pediglieri
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Rasmus Hojlund ha rotto l'incantesimo in Premier League segnando con la maglia del Manchester United il suo primo gol ufficiale. Dopo 15 giornate a secco, l'ex stella danese dell'Atalanta ha ritrovato la via della rete nella serata più delicata, coronando il successo dei red devils all'82' sull'Aston Villa con una folle rimonta. Per il giovane talento classe 2003, una vera e propria liberazione, tre lacrime di gioia e tifosi felicemente increduli.

Oramai sembrava una maledizione per Hojlund segnare con lo United, fagocitato nel turbinio di critiche e polemiche che avvolge il club di Manchester da inizio di stagione. Il 20enne attaccante danese, arrivato in estate in grande spolvero e a suon di milioni80 in titolare tra parte fissa e bonus – non è mai riuscito ad incidere in squadra come tutti speravano e pretendevano: 15 gare di campionato e zero gol, solo gioie in Champions League – inutili vista l'amara eliminazione – con 5 reti in 6 gare.

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Troppo poco per poter dire che fosse l'acquisto che serviva a ten Hag e a un club in totale e costante disarmo, con i tifosi che lo avevano accolto come un eroe e che fino ad oggi si erano sentiti "traditi" dal talento danese. Fino a martedì 26 dicembre, quando nel Boxing Day inglese proprio il nazionale danese è stato il protagonista della pazza rimonta sull'Aston Villa, dallo 0-2 al 3-2.

Il Manchester United è riuscito a coronare una delle sue vittorie più belle e Hojlund a mettere finalmente il sigillo e sfatare un tabù che stava diventando una vera e propria ossessione per il ragazzo di Copenaghen che l'anno scorso, con la maglia dell'Atalanta di Gasperini, divenne uno dei più prelibati bocconi del mercato estivo. Che lo United si assicurò investendo un fiume di euro, fin qui letteralmente sprecati. Il 20enne attaccante della nazionale danese si era letteralmente perso, lasciando tutti nello sconforto, per primi i tifosi che martedì sera sono riusciti però a sfogare tutta la loro gioia nel momento in cui nessuno se lo aspettava.

E' di Hojlund il gol che sono valsi tre punti pesantissimi, lontani dallo scacciare una crisi sempre latente sulle teste del Manchester United, ma all'82' il 3-2 del danese è stata una autentica liberazione. A tal punto che l'esultanza di Hojlund è finita per diventare virale ancor più del suo gol partita: rabbia, frustrazione, riscatto. Nelle grida di fronte ai suoi tifosi, nei pugni stretti ferocemente, nelle lacrime di gioia che hanno fatto il giro del mondo. Così come le sue parole a fine gara, un tributo a se stesso e ai sacrifici fatti, al popolo United, alla squadra e a ten Hag.

"Sì, è passato un po' di tempo dall'ultimo gol" ha ammesso Hojlund nel post vittoria. "Io? Sono felice. Sono l'uomo più felice del mondo in questo momento! Lo si è visto credo anche durante i festeggiamenti. Ci stiamo credendo, fino alla fine e anche oggi abbiamo dimostrato tanto carattere. Oggi abbiamo dimostrato molto carattere e anche molta fiducia. Il tecnico me l'aveva detto, dopo aver segnato i gol in Champions League che sarebbero arrivati anche in campionato, e così è stato. Sono contento di questa mia prima rete" ha concluso prima di consegnare il premio di MVP a Garnacho autore della doppietta che ha dato il la alla rimonta decisiva.

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