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Premier League, storico accordo: non si potranno acquistare giocatori da club in difficoltà

Per la prossima sessione di mercato, la prima post coronavirus, la Premier League sta studiando una decisione storica: una sorta di patto di non belligeranza tra le società, in cui nessuno potrà acquistare giocatori che vogliano lasciare un club perché non è in grado di pagare. Un modo per tutelare soprattutto le realtà minori.
A cura di Alessio Pediglieri
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Le perdite generali della Premier League sono state recentemente stimate in circa 1.400 milioni di euro. Tanto perderà il calcio inglese sotto i colpi del coronavirus e di un lockdown generale che non accenna a frenare. La Federcalcio e i club sperano in un ritorno agli allenamenti già nel mese di maggio ma non c'è alcuna certezza da parte del governo e con il ristagno delle entrate e spese sempre più insostenibili sale anche il malumore generale per la gestione economica.

Il taglio degli stipendi ai calciatori è uno dei temi più caldi e sentiti in Inghilterra, dove i diretti interessati hanno già fatto sapere di non essere d'accordo. Sul tavolo delle trattative ci sono diverse correnti di pensiero, con i giocatori che hanno fatto fronte comune pronti a devolvere parte dei propri ingaggi ma senza dare il proprio consenso al taglio delle mensilità. E per il prossimo mercato si prospetta anche una sorta di ‘gentleman agreement‘ tra le varie società per cercare di evitare futuri contrasti con i calciatori in scadenza di contratto.

Il rischio ‘ricatto' da parte dei giocatori

Il rischio, infatti, è di perdere a prezzi di saldo chi oggi è sotto contratto ma che al momento ha una scadenza al 30 giugno, data per la quale la stagione non sarà ovviamente conclusa, creando dunque, più di un possibile problema e danno economico. Così, si sta studiando una soluzione per evitare di finire con i club che si ritroverebbero con accordi scaduti e i giocatori che potrebbero ‘minacciare' di andare altrove o di contrattare rinnovi a cifre molto più alte.

Il ‘gentleman agreement' tra i club

Per questo motivo i club di Premier League e Championship potrebbero firmare una tregua storica tra loro che impedirebbe di acquistare i giocatori l'uno dall'altro, soprattutto nel caso in cui la situazione dei tagli salariali non si risolva e possa scatenare contrasti. Un accordo di tale portata, unico nella storia del calcio inglese e non solo, rientrerebbe in una serie di misure discusse da vari dirigenti.

La tutela verso i club minori

Nessuno dovrà trarre vantaggio da altre situazioni, nessun club potrà mettersi in accordo con un giocatore che è pronto a lasciare la sua società perché non lo paga. Un patto che tutelerebbe soprattutto le realtà calcistiche minori che verrebbero altrimenti depredate dai club più ricchi.

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