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Perché Portanova condannato per stupro può ancora giocare: la sentenza della Corte d’Appello federale

La decisione della Corte d’Appello Federale sospende il giudizio sportivo sul calciatore. Il messaggio sui social: “Oggi per la prima volta dopo tre anni sono stato giudicato da persone che consapevolmente leggendo le carte non hanno potuto fare altro che assolvermi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Manolo Portanova è stato condannato penalmente in primo grado a 6 anni di carcere perché ritenuto colpevole di violenza sessuale di gruppo ma potrà continuare a giocare con la Reggiana (è attualmente in prestito dal Genoa). Lo farà almeno fino a quando il suo percorso giudiziario non sarà definito. È la decisione della Corte d'Appello Federale della Figc a sezioni unite (presieduta da Marco Lipari) che si è pronunciata sul caso optando per la "sospensione del giudizio fino alla formazione del giudicato in sede penale".

Dopo una prima decisione sportiva che aveva fatto riferimento all'assenza di una norma specifica per giudicare sul caso specifico, la posizione di Portanova era stata sottoposta all'attenzione della Corte federale. Era arrivato sul tavolo dell'assise successivamente alla pronuncia del Collegio di Garanzia del Coni: il 19 gennaio aveva ritenuto ricevibile "in parte" il ricorso della Procura generale dello sport. Ecco perché il giocatore potrà andare regolarmente in campo nonostante sia gravato da una sentenza di primo grado dal punto di vista penale.

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Il calciatore ha affidato la reazione alla notizia condividendo un messaggio "di speranza" sui social. Ha definito il responso della Corte Federale come una sorta di luce in fondo al tunnel rispetto alla vicenda che lo vede coinvolto.

Oggi per la prima volta dopo tre anni non mi sono sentito solo, oggi per la prima volta si è riaccesa in me una piccola luce chiamata speranza; speranza nelle istituzioni, negli organi di giudizio e soprattutto speranza negli uomini perché nonostante il male che ho ricevuto e che sto continuando a ricevere io continuo a credere nel bene. Oggi per la prima volta dopo tre anni sono stato giudicato da delle persone che consapevolmente leggendo le carte non hanno potuto fare altro che assolvermi. So che questa non è la vittoria della guerra ma combatterò con tutte le mie forze e con ancor più speranza ottenuta dopo il risultato di oggi. Non mi arrendo.

La vicenda giudiziaria di Portanova ha raggiunto una prima tappa il 6 dicembre 2022, quando il tribunale gli ha inflitto una condanna a sei anni di detenzione ritenendo valide le accuse che gli erano state rivolto dalla giovane che aveva denunciato la violenza sessuale di gruppo subita. "Vittima trattata come un oggetto", è la frase impressionante usate nelle motivazioni della sentenza. Il calciatore si è sempre professato innocente e adesso attende che inizi il processo d'Appello. Servirà ancora un po', il motivo? Bisogna aspettare che si concluda il dibattimento per il terzo indagato (mentre il quarto all'epoca dei fatti era minorenne).

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