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“Più facile per loro aggirare le regole”: l’attacco frontale del Borussia Dortmund al PSG

Il Paris Saint-Germain è l’unico club che non sembra risentire della pandemia sui conti e sta operando sul mercato senza troppi problemi. In merito ai metodi del club francese si è espresso con toni molto duri uno dei massimi dirigenti del calcio tedesco Hans-Joachim Watzke, direttore generale del BVB: “Quando entrano in gioco gli Stati ci sono molte opzioni per aggirare le regole”.
A cura di Vito Lamorte
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Il modo di lavorare sul mercato per Paris Saint-Germain e Borussia Dortmund è sempre stato molto diverso. Se i primi si sono dimostrati un club che non bada a spese soprattutto negli ultimi anni, i secondi cercano di sviluppare i talenti in un ecosistema abituato a fungere da trampolino verso l'élite. Due modi di vedere il calcio e tutto ciò che lo riguarda molto diversi. Basta vedere quello che è accaduto nella ultime settimane: i tedeschi hanno ceduto Jadon Sancho per 85 milioni di euro al Manchester United e hanno reinvestito parte della cifra in Donyell Malen (30 milioni di euro al PSV) mentre a Parigi sono arrivati Wijnaldum, Hakimi, Ramos e Donnarumma. Due mondi agli opposti. Storicamente anche il club francese non era uno di quelli più facoltosi sul mercato ma da quando la proprietà è passata nelle mani di  Qatar Sports Investments e del presidente Nasser Al-Khelaïfi sono stati effettuati i due più grandi trasferimenti della storia del calcio, ovvero Neymar e Kylian Mbappé per 222 e 180 milioni di euro.

Sul potenziale finanziario dei francesi Hans-Joachim Watzke, direttore generale del BVB, in un'intervista a Sky Sports Germany non ha utilizzato mezze parole: "Se dovessi avere a che fare ogni settimane con l'emiro del Qatar non sarei a mio agio, è meglio come stiamo noi. Quando entrano in gioco gli Stati ci sono molte opzioni per aggirare le cose".

A Dortmund non condividono per niente questo modo di operare di quello che vengono descritti come ‘club statali', che hanno un sostegno monetario con cui è difficile competere. Per controllare le spesa folli Michel Platini aveva lanciato il Financial Fair Play nel 2011 ma questo tipo di norma potrebbe essere rivisto dall'UEFA e, nel caso dovesse avvenire questa modifica, favorire club come PSG o Manchester City, che sono stati molto vicini all'esclusione dalla Champions League per non essere state attente ai regolamenti. Il Bayern Monaco, con cui Watze non è sempre d'accordo, si è espresso in maniera molto negativa su questo tema e ha trovato nel dirigente del Borussia un valido alleato: "In questo caso sono d'accordo con il Bayern: i club tedeschi devono prendere una posizione ferma se decidono di allentare le regole del FFP (Financial Fair Play), o di sospenderle del tutto. Dobbiamo andare contro questa possibilità con tutto quello che abbiamo a disposizione". Potrebbe presto delinearsi un vero e proprio scontro tra sul FFP tra i big d'Europa e l'UEFA deve stare molto attenta ai prossimi passi: l'idea Superlega è sempre dietro l'angolo e chi non l'ha sostenuta finora potrebbe cambiare idea se le cose dovessero cambiare all'interno del perimetro attuale.

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