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#Pioliout, il tecnico dello Scudetto nel mirino dei tifosi del Milan: il ‘Piolismo’ è un ricordo

Stefano Pioli nel mirino dei tifosi del Milan: il ‘Piolismo’ è un ricordo, i fan rossoneri dopo la batosta subita dal Sassuolo sui social hanno fatto diventare virale l’hashtag #Pioliout.
A cura di Vito Lamorte
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Il Milan sta vivendo un periodo nerissimo e sul banco degli imputati, manco a dirlo, è finito Stefano Pioli. Il tecnico dell'ultimo Scudetto vinto dal Diavolo è nel mirino dei tifosi rossoneri, che non perdonano all'allenatore di Parma i risultati di questo inizio 2023 e alcuni vorrebbero vederlo lontano dalla panchina meneghina.

I numeri sono impressionanti ma a fare più male sono le prestazioni. I rossoneri hanno subito 13 gol nelle ultime quattro partite di Serie A, ben più di quanti ne aveva incassati nelle precedenti nove giornate di campionato; e sono complessivamente 18 le reti subite dall'inizio del nuovo anno. Era dal novembre 2021 che il Milan non registrava la serie di 3 partite senza vincere in serie A e ora ha superato questo record (pareggio con l'Inter e le sconfitte con Fiorentina e Sassuolo).

Oltre ai risultati, come già anticipato, è il modo di stare in campo della squadra che è cambiato completamente rispetto allo scorso anno ed è molto diverso anche rispetto ai primi mesi di quest'anno. I campioni d'Italia sembrano vulnerabili ad ogni attacco avversario e non riescono a reagire nei momenti di difficoltà. La squadra che aveva un'anima ben riconoscibile, sembra smarrita. L’attacco è diventato lento e prevedibile e la manovra non ha più sbocchi.

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Dentro questo momento c'è un po' di tutto, perché si va dalle difficoltà mentali a quelle tecniche e tattiche. E in qualche caso anche atletiche. L'anno scorso il Milan riusciva a riprendere le partite perché aveva una mentalità fatta di volontà e consapevolezza mentre oggi si sfalda al primo passo falso.

Pioli è stato messo sul banco degli imputati e dopo la batosta subita dal Sassuolo sui social i tifosi hanno fatto diventare virale l'hashtag #Pioliout, proprio come quando il club rossonero decise di prenderlo al posto di Marco Giampaolo: in quel momento i tifosi non lo reputavano un profilo adatto per le ambizioni di crescita del Diavolo e due anni dopo, invece, è arrivato il Tricolore.

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Lo scorso anno si è parlato di ‘Piolismo‘ e di questo nuova idea di calcio, ma neanche un anno dopo l'estasi per lo Scudetto il tecnico è sulla graticola e in tanti vorrebbero non vederlo sulla panchina del Milan già nel derby. Chiaramente non sarà così. L'incontro tra Maldini, Massara e Furlandi nel post partita di Milan-Sassuolo, a cui si è aggiunto Pioli, ha confermato che l'allenatore rossonero non è in discussione ed è l'uomo giusto per uscire dall'incubo ma la stracittadina deve essere la gara della svolta.

Dietro il momento di crisi del Milan non ci sono solo le assenze di Ibrahimovic e Maignan, e non è solo colpa di Tatarusanu, ma c'è un mercato estivo che, almeno fino ad oggi, non ha rispettato le attese e le prestazioni di alcuni calciatori che sembrano essersi seduti sugli allori dopo la vittoria dello Scudetto dello scorso anno.

La situazione in casa Milan è difficile, ma non è ancora gravissima. Tutto passa per il derby, esattamente come lo scorso anno. Vediamo se anche questa volta i rossoneri e Pioli riusciranno a svoltare nella stracittadina o se stavolta gli effetti saranno opposti.

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