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Perché Scaroni ha usato tanto veleno con Paolo Maldini: arriva la risposta dell’ex capitano del Milan

Quello di Paolo Scaroni a Paolo Maldini è stato un attacco inatteso, intriso di veleno: “In questi casi vuol dire che qualcuno non sta vivendo benissimo il presente”. Arriva immediatamente la risposta dell’ex capitano del Milan. Ecco cosa c’è dietro.
A cura di Paolo Fiorenza
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Quello di Paolo Scaroni è stato un attacco inatteso, che arriva quando il nome di Paolo Maldini da mesi è nascosto sotto traccia, salvo uscire fuori saltuariamente assieme alle voci di presunti investitori arabi pronti a subentrare nel Milan, investitori di cui l'ex capitano e dirigente rossonero sarebbe testa di ponte. Parole molto dure quelle pronunciate dal presidente del Diavolo ieri dal palco de "Il Foglio a San Siro": "Maldini? Non l'ho più sentito. Penso che quando qualcuno guarda al proprio passato con un certo tasso di acrimonia, vuol dire che non sta vivendo benissimo il presente. Mi auguro che non sia questo il caso di Maldini, a cui auguro ogni soddisfazione".

Paolo Scaroni è presidente del Milan dal 2018
Paolo Scaroni è presidente del Milan dal 2018

A stretto giro è arrivata la risposta del 55enne pilastro del grande Milan, una frase da cui traspare serenità e la volontà di non farsi trascinare in una faida: "Se guardo al mio passato, non riesco a smettere di sorridere", ha detto al Corriere della Sera. Del resto i veleni Maldini li aveva spruzzati tutti nella sua torrentizia intervista a Repubblica dello scorso dicembre, in cui si era tolto macigni dalla scarpa.

Ed è proprio a quella intervista che Scaroni molto probabilmente ha fatto riferimento nel mandare la sua frecciata all'ex capitano, con cui ha condiviso cinque anni nella dirigenza rossonera, dal 2018 – quando il Milan passò di mano dal fantomatico imprenditore cinese Yonghong Li al fondo Elliott di Paul Singer – al 2023, quando Maldini, direttore dell'area tecnica, fu fatto fuori senza tanti complimenti dalla nuova proprietà assieme al Ds Ricky Massara. In quel frangente, dopo un anno di convivenza, vennero al pettine divergenze insanabili sulla gestione del club col fondo RedBird: il numero uno Gerry Cardinale licenziò Maldini e Massara, ad appena un anno dallo scudetto vinto nel 2022 dopo 11 anni di digiuno.

Paolo Maldini e Ricky Massara, entrambi licenziati dal Milan nel giugno 2023
Paolo Maldini e Ricky Massara, entrambi licenziati dal Milan nel giugno 2023

Perché Scaroni ha attaccato Maldini: l'intervista al veleno

Ma cosa aveva detto Paolo Maldini nell'intervista dello scorso dicembre? Parole non certo dolci nei confronti dei suoi ex compagni di avventura nella dirigenza del Milan, ma in particolare c'era stato tanto veleno verso Paolo Scaroni, che dal canto suo in precedenza aveva dichiarato come senza Maldini il gruppo di lavoro nella società rossonera fosse più unito: "Il Milan merita un presidente che faccia solo gli interessi del Milan – aveva risposto l'ex capitano – insieme a un gruppo dirigenziale che non lasci mai la squadra sola. In questi anni non ho mai percepito una chiara condivisione di che cosa voglia dire lavorare di squadra: non mi ha mai ha chiesto se ci fosse stato bisogno di due parole di incoraggiamento ai giocatori e al nostro gruppo di lavoro, in pubblico o in privato. Mai ho ricevuto supporto nei tanti momenti difficili".

Poi Maldini ci era andato giù ancora più pesante con Scaroni: "In tribuna l'ho visto spesso andare via quando gli avversari pareggiavano o passavano in vantaggio, magari solo per non trovare traffico. Mentre me lo ricordo puntualissimo in prima fila, quando abbiamo vinto lo scudetto: per questo non so che cosa si sia voluto dire con l’espressione ‘gruppo unito senza di me'. Ma è evidente che io ho un concetto diverso di condivisione e di gruppo".

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