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Perché Milan-Como si giocherà a Perth: la scelta di giocare una partita di Serie A in Australia

La partita tra Milan e Como si giocherà eccezionalmente a Perth, il 7 o l’8 febbraio 2026: perché una gara di Serie A si giocherà in Australia.
A cura di Vito Lamorte
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La partita di Serie A tra Milan e Como si giocherà eccezionalmente a Perth, in Australia, il 7 o l’8 febbraio 2026. Dopo mesi di trattative, l’UEFA ha dato il proprio consenso “in via straordinaria”, sbloccando una situazione che sembrava ormai destinata all’impasse.

La decisione è arrivata al termine di un lungo confronto interno e deve molto alla mediazione di Gabriele Gravina, presidente della FIGC e vicepresidente vicario dell’UEFA. Il dirigente italiano ha presentato al Comitato Esecutivo un dossier dettagliato e una proposta mirata, capace di coniugare rispetto delle regole e apertura verso nuove opportunità di sviluppo per il calcio europeo.

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Perché Milan-Como si giocherà in Australia

Il trasferimento della partita tra Milan e Como in Australia è dovuto all’indisponibilità dello stadio San Siro durante le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Diversa la motivazione per il match di Liga, con Villarreal e Barcellona che hanno scelto Miami nell’ambito di un progetto di espansione internazionale promosso dalla federazione spagnola e andrà in scena il 20 dicembre 2025 negli Stati Uniti.

Sia i club che le rispettive leghe, insieme alle federazioni calcistiche di Australia e Stati Uniti, avevano già espresso parere favorevole. Anche la FIFA, impegnata a rivedere le norme che attualmente vietano la disputa di gare di campionato fuori dal proprio paese, ha guardato con ottimismo all’iniziativa. L’ultimo passo mancava proprio da parte dell’Uefa, che ora ha dato il suo via libera definitivo, aprendo la strada a una possibile nuova era per il calcio europeo.

La posizione dell’UEFA su Milan-Como

Attraverso una nota ufficiale, l’UEFA ha ribadito la propria contrarietà alle gare di campionato disputate fuori dai confini nazionali, pur concedendo in questo caso un’autorizzazione straordinaria. L’organo di governo del calcio europeo ha infatti spiegato che l’approvazione delle partite di Serie A e Liga all’estero è arrivata “solo per motivi eccezionali”, dovuti alle lacune normative ancora presenti a livello internazionale.

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L’organizzazione di Nyon ha inoltre annunciato l’intenzione di collaborare con la FIFA nella definizione delle nuove regole globali, ponendo al centro la tutela dell’integrità sportiva e il rispetto dei tifosi locali. Il comunicato evidenzia come la decisione sia arrivata al termine di un ampio confronto con tutte le parti interessate: federazioni, club, leghe, giocatori e associazioni di tifosi. Da questo dialogo è emersa una netta mancanza di consenso rispetto all’idea di spostare all’estero incontri validi per i campionati nazionali.

“Tuttavia”, precisa l’UEFA, “poiché il quadro regolamentare Fifa è ancora in fase di revisione e non offre oggi indicazioni sufficientemente chiare, il Comitato Esecutivo ha deciso, con riluttanza, di accogliere le due richieste in via del tutto eccezionale”.

Infine, l'ente che governa il calcio europeo ha ricordato che tutte le federazioni coinvolte si sono impegnate a consultarla preventivamente prima di eventuali richieste future, riaffermando la volontà comune di proteggere i valori fondamentali del calcio europeo e il legame tra club, tifosi e comunità locali.

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