Perché l’ammonizione a Lang non è stata tolta una volta annullato il gol: è scattata la Regola 12

Il danno e la beffa: al 93′ il Napoli è riuscito anche a trovare il meritato pareggio a Torino contro i granata, in vantaggio con l'ex Simeone, ma la rete segnata da Lang è stata poi annullata dall'intervento del VAR per un fuorigioco di pochi centimetri, condannando i campioni d'Italia al primo KO in campionato. Un'amarezza per il giocatore olandese che aveva poco prima esultato, togliendosi la maglia, sotto lo spicchio dei tifosi ospiti, ricevendo l'ammonizione da parte dell'arbitro Marcenaro. Sanzione che è rimasta malgrado la rete sia stata cancellata dalla moviola: nessun errore, il regolamento in questi casi parla più che chiaro.
Cos'è successo in Torino-Napoli: Lang esulta e viene ammonito, poi il gol è annullato
Per molti si è trattato di una dimenticanza, per altri di un errore dell'arbitro Marcenaro: sul tabellino di Torino-Napoli spicca il cartellino giallo rimediato da Lang per l'esultanza non regolamentare al gol siglato. Che poi è stato rivisto e corretto dal VAR e annullato. Eppure la sanzione disciplinare è rimasta, pur essendo venuto meno la motivazione per averla subita. La spiegazione è nascosta tra le pieghe del regolamento FIGC che evidenzia alcune particolarità in cui le decisioni disciplinari in campo vengano, oppure no, corrette dal direttore di gara.

Cosa dice il regolamento FIGC: decisiva la Regola 12 sui "Falli e Scorrettezze"
Il Regolamento adottato dalla FIGC e sottoscritto dall'AIA stabilisce che un calciatore deve essere ammonito se commette un fallo o una scorrettezza che giustifica il cartellino giallo, indipendentemente dalle conseguenze successive del gioco, tutto specificato nella sezione "Infrazioni passibili di ammonizione / comportamento antisportivo" (Regola 12 – Falli e Scorrettezze) dove testualmente si legge:
I calciatori possono festeggiare la segnatura di una rete, ma tale festeggiamento non deve essere eccessivo. I festeggiamenti con coreografie non devono essere incoraggiati e non devono causare eccessiva perdita di tempo. Uscire dal terreno di gioco per festeggiare una rete non è di per sé un’infrazione passibile di ammonizione, ma i calciatori devono ritornare sul terreno di gioco il più rapidamente possibile
Praticamente ciò che è accaduto con Lang che sotto la curva dei tifosi napoletani si è tolto la maglia, considerato una condotta "antisportiva". E la stessa regola 12 poi continua entrando nel merito di ciò che è accaduto in Torino-Napoli:
Un calciatore deve essere ammonito, anche se la rete non viene convalidata, se:
• si avvicina agli spettatori in modo tale da causare problemi di sicurezza e/o per l’incolumità e/o si arrampica sulla recinzione;
• agisce in un modo provocatorio o derisorio;
• si copre la testa o il volto con una maschera o altro oggetto similare;
• si toglie la maglia o copre la testa con la maglia.

Questo passaggio è chiarificatore e decisivo: anche se la rete non viene poi convalidata dal VAR, l’ammonizione che è stata comminata, resta perché l’infrazione è stata commessa e rilevata al momento, e non "cancella" il comportamento antisportivo o l’infrazione.
Perché il VAR ha tolto il gol ma non l'ammonizione a Lang
Relativamente all’intervento del VAR, il regolamento FIGC precisa anche che il VAR "può intervenire" in pochi casi ben definiti, tra cui nel caso della "rete segnata – non segnata", o di un "rigore assegnato/non assegnato", oppure di una "espulsione diretta" o in caso di "scambio d’identità". Ma il regolamento esplicita che il VAR non può intervenire per correggere le singole ammonizioni in quanto nel suo protocollo non rientrano i casi oggetto di revisione.