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Perché Inzaghi non è stato nominato al Pallone d’Oro anche se ci sono Lautaro Martinez e Dumfries

Inzaghi è il grande assente dei candidati per il Trofeo Cruyff che premia il miglior allenatore dell’ultima stagione: solo Lautaro Martinez e Dumfries rappresentano l’Inter al Pallone d’Oro.
A cura di Ada Cotugno
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La grande sorpresa tra le nomination del Pallone d'Oro per la categoria del miglior allenatore è l'assenza di Simone Inzaghi. Non c'è traccia dell'ex allenatore dell'Inter nelle cinque nomination che hanno invece premiato Luis Enrique, Hansi Flick, Enzo Maresca, Arne Slot e l'outsider Antonio Conte come unico italiano. I nerazzurri, seppur finalisti della Champions League, non sono rappresentati all'interno del Trofeo Cruyff 2025 mentre spiccano nella lista dei 30 candidati per la vittoria del premio come miglior giocatore con Lautaro Martinez e Denzel Dumfries.

Una scelta che ha fatto storcere il naso a parecchi tifosi che si aspettavano di vedere il loro ex allenatore contendersi il trofeo con i migliori al mondo. L'italiano non sarà a Parigi per la cerimonia di premiazione in programma il prossimo 22 settembre a causa dei criteri stringenti che non gli hanno permesso di ricavarsi un posto nell'élite mondiale dei tecnici più rilevanti dell'ultima stagione.

I criteri che hanno sfavorito Inzaghi

L'Inter è rimasta a mani vuote nell'ultima stagione, sebbene sia riuscita ad arrivare in fondo a tutte le competizioni e a tenere accesa la lotta al titolo con il Napoli fino all'ultima giornata. Anche senza trofei in molti hanno giudicato positiva l'annata dei nerazzurri, eppure non è bastato questo a Inzaghi per giocarsi le chance di vincere il Trofeo Cruyff. L'attuale allenatore dell'Al Hilal nell'ultimo anno è stato finalista della Champions League (eliminando Bayern Monaco e Barcellona), vice campione di Serie A, finalista nella Supercoppa Italiana e ha trascinato la squadra saudita ai quarti di finale del Mondiale per Club eliminando il Manchester City.

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Successi rilevanti ma che comunque non gli hanno portato tra le mani un trofeo, discriminante importantissima nella scelta dei cinque allenatori da candidare. Il periodo preso come riferimento per il Pallone d'Oro comprende l'intera stagione, dal 1° agosto 2024 al 2 agosto 2025, comprese le competizioni internazionali, e i criteri di selezione si basano su sei aspetti: la qualità del gioco della squadra, i titoli vinti, la leadership, le capacità tattiche, la capacità di ottimizzare le prestazioni dei giocatori disponibili, di rivelare giovani talenti nonché il rispetto e il fair play. Tutti gli allenatori nominati hanno vinto almeno il campionato nazionale (nel caso di Conte, Slot e Flick) e hanno portato notevoli miglioramenti nelle loro squadre, oltre a una serie di successi internazionali (come Luis Enrique e Maresca) che li ha resi dei candidati imprescindibili per il Trofeo Cruyff, a discapito proprio di allenatori come Inzaghi che vanta un gran percorso ma nessun titolo vinto.

Perché Lautaro Martinez e Dumfries sono tra i candidati del Pallone d'Oro

A certificare la buona stagione vissuta dall'Inter ci sono le nomination di due giocatori fra i 30 candidati per il Pallone d'Oro: Lautaro Martinez e Dumfries hanno meritato un posto d'onore fra gli altri campioni, anche se non sono i favoritissimi per la vittoria finale. Ma se i nerazzurri sono rappresentati in questa categoria perché escludere Inzaghi? La risposta è ancora una volta nei criteri di scelta che per i giocatori è diversa: in questo caso i trofei non contano (o almeno non hanno un peso specifico così importante) perché i paletti riguardano solo le prestazioni individuali, le prestazioni di squadra, la classe e il fair play, discriminanti diverse rispetto a quelle degli allenatori che hanno premiato l'argentino e l'olandese.

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