Perché il rigore per la Roma non c’era ma Ranieri fa bene a protestare per l’uso scorretto del VAR

L'Atalanta ha centrato la matematica qualificazione alla prossima Champions League con due giornate d'anticipo contro la Roma di Claudio Ranieri. Una sconfitta amara per i giallorossi che con un successo, ma anche solo con un pari, sarebbero saliti al quarto posto insieme a Juventus e Lazio ma padroni del loro destino negli ultimi due turni. Ciò che ha fatto scatenare il tecnico della Roma a fine partita è stato quel rigore assegnato dall'arbitro Sozza e poi revocato dal VAR – che per l'occasione era Abisso – per quel contatto in area tra Pasalic e Kone.
Dalle immagini live sembrava rigore nettissimo. Successivamente al monitor però si nota come Pasalic affondi l'intervento senza però toccare in maniera così solare il giocatore della Roma che poi, per dinamica, gli finisce addosso. Il contatto c’è ma è minimo, per questo motivo l’arbitro non estrae il giallo per simulazione. E proprio per questo Ranieri protesta. Il tecnico punta il dito sulla questione relativa all'intervento del VAR su valutazioni di campo. Per il tecnico non c'è linearità di valutazione dato che in altre occasioni è rimasta la decisione dell'arbitro.

Il quesito posto da Ranieri è il seguente: se dicono che per valutazioni di campo il VAR non può intervenire, allora perché è intervenuto? Nel protocollo sono tracciate le linee di confine del possibile intervento del Var e come funziona rispetto all'operato dell'arbitro. Avviene solo in caso di "chiaro ed evidente errore" o "grave episodio non visto". In questo caso dunque dalla sala VAR quello di Sozza è stato interpretato come chiaro ed evidente errore. Solo in questo caso infatti il VAR può intervenire poiché interpretato come un contatto che in realtà non c'è mai stato.

Perché Ranieri ha protestato con l'arbitro dopo il rigore dato e poi revocato alla Roma
Ranieri protesta per la decisione del VAR di interpretare come "chiaro ed evidente errore" o "grave episodio non visto" quel contrasto tra Kone e Pasalic in cui in realtà un contatto, anche se lievissimo, c'è stato. L'allenatore della Roma infatti, nel corso dell'intervista post-partita, si è lamentato proprio per la decisione di Sozza di revocare il rigore inizialmente assegnato dopo l'on field review:
"Ci hanno sempre detto che il VAR intervniene solo quando c'è un evidente errore. Si vede che Pasalic si pianta e tocca il ginocchio del mio giocatore. O ci spiegano come dobbiamo attenerci, o non si può fare una volta sì e una no". Ranieri in sintesi sottolinea come non possa trattarsi di chiaro ed evidente errore poiché il contatto lievissimo tra Pasalic e Kone in realtà c'è stato e doveva restare la decisione del campo. L'arbitro, dove il rigore revocato, a quel punto avrebbe dovuto anche ammonire Kone per simulazione…