Perché il Liverpool non ha ancora esonerato Slot anche se ha perso 9 delle ultime 12 partite

La sconfitta del 10 agosto in Community Shield contro il Crystal Palace sembrava potesse essere solo un incidente di percorso per il Liverpool. E infatti la squadra di Arne Slot dopo quel ko riuscì a piazzare ben 7 vittorie nelle successive 7 partite prima di subire un tracollo clamoroso a cavallo tra fine settembre e fine novembre. L'inizio della Champions di fatto ha dato il via a un momento di crisi inaspettato per i Reds che hanno subito 4 sconfitte di fila tra campionato e Champions contro Crystal Palace, Galatasaray, Chelsea e Manchester United prima di rialzare la testa contro l'Eintracht Francoforte con la roboante vittoria per 5-1.
Tutto passato? Neanche per sogno poiché per Arne Slot è arrivato subito un altro bis di sconfitte contro Brentford e ancora Crystal Palace, questa volta in EFL Cup. I Reds hanno poi vinto riscattandosi contro Aston Villa e soprattutto Real Madrid per poi crollare di nuovo ancora in queste ultime tre giornate perdendo in Premier contro Nottingham Forest e Manchester City prima del clamoroso ko di ieri in Champions quando il PSV è riuscito ad imporsi ad Anfield addirittura col punteggio di 1-4. Il Liverpool però, dopo una breve riunione di oggi, ha deciso di proseguire con Slot in panchina.

Ben 9 sconfitte nelle ultime 12 gare sono davvero tantissimo per una squadra come il Liverpool che nella scorsa estate ha speso la bellezza di 500 milioni di euro investite per sette calciatori: Alexander Isak (144 milioni di euro), Florian Wirtz (125 milioni di euro), Hugo Ekitike (95 milioni di euro), Milos Kerkez (46,9 milioni di euro), Jeremie Frimpong (40 milioni di euro), Giovanni Leoni (31 milioni di euro), Freddie Woodman (quest'ultimo giunto a parametro zero). La decisione della società inglese è stata quella di proseguire con Slot specie perché ha visto nella squadra una condizione tale da potersi rialzare.
Il Liverpool non vorrebbe rischiare di creare un ribaltone in questo momento a pochi giorni dalla fine del 2025. Il rischio di poter peggiorare le cose è alto anche perché la classifica in Premier alla fine non è così tragica per i Reds. Salah e compagni sono fermi a 18 punti, a -11 punti dal primo posto ma soli 5 dal Chelsea secondo con 23. Distanza, specie quest'ultima, facilmente raggiungibile dal Liverpool che è anche al 13° posto in Champions con le sfide contro Inter, Marsiglia e Qarabag che saranno decisive per l'accesso agli ottavi.