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Perché i calciatori usano i gel energetici: come e quando li usano, energia immediata e prestazioni migliori

Nel calcio di oggi i ritmi sono così elevati che le riserve di energia si svuotano già nel primo tempo. I gel energetici sono diventati l’arma rapida e leggera per evitare cali fisici e mentali nei momenti decisivi.
A cura di Vito Lamorte
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In una partita di calcio d’élite un giocatore percorre tra i 10 e i 13 chilometri, alternando sprint, scatti massimali, cambi di direzione continui e contrasti. Questo consumo energetico enorme porta a un rapido svuotamento delle scorte di glicogeno, il carburante che alimenta i muscoli durante gli sforzi intensi. Quando il glicogeno cala, calano anche lucidità, precisione e capacità di scatto. Ecco perché i gel energetici sono diventati uno strumento ormai comune sui campi di tutto il mondo: offrono carboidrati di rapido assorbimento che entrano in circolo in pochi minuti, riportano la glicemia a livelli ottimali e permettono ai muscoli di avere nuova energia disponibile senza appesantire lo stomaco.

Rispetto a barrette o bevande dense, i gel sono comodi, leggeri e immediati: si consumano in un attimo durante una pausa, nello spogliatoio o al volo a bordocampo. Contengono maltodestrine, glucosio e zuccheri semplici pensati per essere digeriti rapidamente, spesso accompagnati da elettroliti utili per reintegrare ciò che si perde con la sudorazione.

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Alcuni studi hanno dimostrato che assumere carboidrati durante la partita o prima dei tempi supplementari migliora non solo la resistenza, ma anche la precisione tecnica: passaggi più puliti, dribbling più stabili, maggiore concentrazione.

Perché i gel energetici sono diventati indispensabili nel calcio

Non mancano, però, i limiti. I gel garantiscono energia immediata, ma l’effetto è limitato nel tempo e dev’essere sostenuto da una preparazione nutrizionale completa. Non sostituiscono i pasti e non forniscono proteine o altri nutrienti necessari per il recupero. Inoltre, non tutti i giocatori li tollerano allo stesso modo: per questo i club testano i prodotti in allenamento prima di utilizzarli in gara.

Alcuni calciatori preferiscono bevande a base di carboidrati, altri gel più liquidi, altri ancora evitano completamente l’assunzione durante il gioco.

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In genere vengono assunti 15–30 minuti prima del fischio d’inizio per creare una base energetica stabile, e poi nuovamente all’intervallo o nei momenti critici della partita, soprattutto quando l’intensità si alza o si va verso i supplementari. Il loro uso rientra ormai in strategie nutrizionali studiate al dettaglio da nutrizionisti e preparatori, con l’obiettivo di mantenere energia, velocità e lucidità fino all’ultimo minuto.

Il calcio moderno richiede prestazioni continue e ad alta intensità. I gel energetici non sono una scorciatoia, ma una risposta pratica a un gioco diventato sempre più rapido e dispendioso. Se usati correttamente, possono davvero fare la differenza tra un finale in apnea e uno in pieno controllo.

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