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Perché è stato giusto l’utilizzo del VAR sul rigore dato a Cuadrado in Inter-Juve

Il calcio di rigore concesso alla Juventus col Var per fallo di Young dell’Inter su Cuadrado ha fatto discutere. Calvarese lo ha assegnato solo dopo la segnalazione dalla cabina di regia, rivedendo l’episodio alla on-field-review. Il Var poteva intervenire? Sì, il caso in questione rientra nell’ipotesi di “grave ed evidente episodio non visto” perché il direttore di gara non si accorge di cosa sta accadendo in area come si evince dalle immagini.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Var che diventa moviola e non si limita a correggere gli errori commessi dall'arbitro. È la considerazione che emerge dalla semifinale di andata di Coppa Italia Inter-Juventus, giocata a San Siro. Ma non è così anche se dalla dinamica dell'azione e dalle immagini di quel frangente il dubbio può nascere. Non è così perché l'arbitro, Calvarese, non vede il fallo commesso da Young su Cuadrado e viene richiamato alla revisione della situazione da Irrati che lo avverte dalla cabina di regia. Poteva intervenire? Sì, secondo i principi previsti dal protocollo sulla moviola in campo: il caso in questione rientra nell'ipotesi di "grave ed evidente episodio non visto" (l'altra è di "chiaro ed evidente errore").

Rigore col Var alla Juve per fallo su Cuadrado

È successo in occasione del calcio di rigore concesso ai bianconeri dopo la on-field-review che ha mostrato al direttore di gara la trattenuta sul colombiano: il gesto del difensore nerazzurro è stato tanto ingenuo (bruciato sullo scatto, trattiene l'avversario per il braccio) quanto dubbia la dinamica della caduta dell'avversario che finisce subito a terra.

Bernardeschi sta per calciare il cross, Calvarese ha lo sguardo verso di lui
Bernardeschi sta per calciare il cross, Calvarese ha lo sguardo verso di lui

Calvarese non sembra accorgersi di cosa è accaduto, non può perché dalle immagini si nota come stia guardando in un'altra direzione al momento del contatto. Anche la postura del corpo e della testa è molto chiara: ha gli occhi rivolti verso lo sviluppo dell'azione, con Bernardeschi che sta per calciare il cross e alcuni giocatori che, con ogni probabilità, gli coprono parte del campo visivo.

Calvarese osserva la postura del calciatore dell'Inter (braccia incrociate dietro la schiena)
Calvarese osserva la postura del calciatore dell'Inter (braccia incrociate dietro la schiena)

Il direttore di gara inizierà a chiedersi cosa è successo solo in un secondo momento, quando vedrà l'esterno bianconero lamentarsi in area di rigore e gli avversari protestare per quella che, a loro dire, è stata una simulazione.

Calvarese si accorge di Cuadrado solo dopo la caduta del colombiano in area
Calvarese si accorge di Cuadrado solo dopo la caduta del colombiano in area

La segnalazione corretta del Var suggerisce a Calvarese di recarsi alla postazione video a bordo campo: pochi attimi e si convince che la decisione di assegnare il penalty è corretta. Lui stesso dirà ai calciatori dell'Inter: "È netto, lo prende per il braccio", come si evince dal labiale in diretta.

Quanto accaduto in Inter-Juventus fa riferimento ad altri due episodi abbastanza simili avvenuti nel corso della stagione attuale. L'uno fa riferimento alla partita dei bianconeri contro il Verona, l'altro al fallo su Perisic durante Inter-Parma. Due casi emblematici, che spiegano quali sono le direttive e il metro di giudizio adottati quest'anno. Nel primo episodio i calciatori della Juventus lamentarono la mancata concessione del calcio di rigore per uno strattone di Faraoni a Bernardeschi, il Var non intervenne perché l'arbitro Pasqua valutò quel contatto (il difensore cerca l'avversario e si aggrappa per qualche istante) non falloso.

Il contatto tra Faraoni e Bernardeschi
Il contatto tra Faraoni e Bernardeschi

Del resto, come chiarito dallo stesso designatore, Rizzoli, la linea adottata quest'anno spinge in una direzione precisa: "Far capire che il contatto nel gioco del calcio non è sempre fallo – spiegò in un'intervista a Sky Sport -. E soprattutto è evitare di fischiare rigori che siano rigorini. È il nostro obiettivo. Il rischio è di valutare la situazione che capitano in campo alla TV, valutando il frame by frame".

Nel secondo episodio, invece, né l'arbitro Pairetto né Maresca al Var (di recente protagonista con il tecnico dell'Inter, Conte) ritennero che la spinta di Balogh su Perisic (travolto dal calciatore del Parma) fosse tale da assegnare il calcio di rigore.

Il fallo commesso da Balogh su Perisic
Il fallo commesso da Balogh su Perisic

Anche in questo caso la posizione di Rizzoli fu molto chiara: nel rigore non concesso all'Inter ci furono due errori, uno del direttore di gara e l'altro del Var: "Oggettivamente è rigore, l’attaccante prende il tempo al difensore. È un rigore da punire. Il Var deve andare alla ricerca delle cose oggettive e qua di oggettivo c'è la dinamica, ovvero l'attaccante davanti al difensore, e un braccio che è al di sopra della spalla e impedisce al giocatore di saltare. C'erano le condizioni per intervenire col Var e sarebbe dovuto intervenire".

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