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Perché Crotone-Lazio si è giocata nonostante pioggia e campo allagato, cosa dice il regolamento

Crotone-Lazio si è giocata nonostante le condizioni meteo difficili, con pioggia battente, vento e un terreno di gioco al limite dell’impraticabilità. Cosa dice il regolamento in merito, e perché l’arbitro ha deciso nonostante tutto di far scendere in campo le squadre, resistendo anche quando, soprattutto nella fase iniziale, la situazione è molto peggiorata?
A cura di Marco Beltrami
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Crotone-Lazio sembrava una partita destinata al rinvio prima e alla sospensione poi. E invece il match dello Scida si è giocato regolarmente nonostante un terreno di gioco al limite dell'impraticabilità, con pioggia battente e vento forte. Nonostante le previsioni fossero tutt'altro che incoraggianti, il direttore di gara ha deciso comunque di far disputare la partita. Cosa dice il regolamento in merito, e perché l'arbitro ha deciso nonostante tutto di far scendere in campo le squadre, resistendo anche quando, soprattutto nella fase iniziale, la situazione è molto peggiorata?

Il regolamento in merito alla possibilità di sospendere una partita per impraticabilità del terreno di gioco, per intemperie o per ogni altra causa rimanda il giudizio all'arbitro designato a dirigere la gara. Quest'ultimo deve procedere al classico accertamento sul terreno di gioco, alla presenza dei capitani delle squadre, all'ora fissata per l'inizio della gara. In questo caso il signor Sacchi si è dimostrato molto deciso nel far scendere in campo le due squadre, e anche quando nella fase iniziale del match, le condizioni del terreno di gioco sono diventate molto pesanti, ha deciso di far proseguire le ostilità, non ricorrendo dunque alla ripetizione della procedura legata all'accertamento sull'impraticabilità.

Ma quali sono le cause che, a termini di regolamento determinano l'impraticabilità del terreno di gioco? Regolamento alla mano:

  • a) neve o fango: quando l’entità è tale da non consentire il rimbalzo del pallone ed ai calciatori di giocarlo regolarmente;
  • b) ghiaccio: quando, in più zone del terreno di gioco, vi sono strati di ghiaccio o di neve ghiacciata che costituiscono pericolo;
  • c) pioggia o allagamenti: quando il pallone non rimbalza, galleggia in più zone del terreno di gioco e quando le diffuse pozzanghere non consentono una idonea segnatura del terreno stesso;
  • d) vento: quando la sua intensità non permette al pallone di rimanere fermo nelle riprese di gioco;
  • e) insufficiente visibilità a causa di nebbia o sopraggiunta oscurità: quando l’arbitro non è in grado di vedere, da una porta, la totalità del terreno di gioco, compresa la porta opposta.

Se l'arbitro ritiene che queste situazioni siano di carattere temporale, allora può invitare le squadre a giocare, proprio come fatto dal signor Sacchi in Crotone-Lazio. Allo Scida dopo le difficoltà iniziali, il terreno di gioco ha retto (ottimo il drenaggio, che ha consentito l'asciugamento delle pozzanghere), anche alla luce dell'intensità della pioggia calata alla distanza. Alla fine dunque il signor Sacchi ha avuto ragione, anche se le due formazioni, hanno avuto un avversario in più da fronteggiare, ovvero il maltempo.

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