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Perché Cremonese-Udinese può rendere questa giornata di Serie A la più brutta della storia

Solo 9 gol in 9 gare giocate nel weekend, il dato peggiore di sempre. La Serie A è a un passo dal record di sterilità offensiva, tutto dipende dal risultato di Cremonese-Udinese.
A cura di Ada Cotugno
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L'ultimo weekend di Serie A ci ha presentato un dato sconfortante sullo stato di salute del calcio italiano, afflitto da una crisi di gol come mai prima d'ora. In Italia non si segna più e le partite giocate in questa settimana hanno confermato il trend allarmante: su 9 partite di campionato ci sono stati solo 9 gol, un dato che non era mai stato così basso dal 2004. Quattro gare sono finite 0-0, compresa Atalanta-Lazio che almeno sulla carta si prestava a uno spettacolo ben diverso.

Da quando il campionato è stato allargato a 20 squadre, ormai oltre vent'anni fa, non si erano mai visti numeri così bassi. L'ultimo appiglio per evitare almeno il record negativo è Cremonese-Udinese che dovrebbero segnare complessivamente almeno 4 gol per eguagliare il peggior risultato della storia. È una crisi vera e propria, soprattutto se si confrontano i numeri con gli altri campionati europei che vanno a un passo completamente diverso.

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La Serie A vicina al record negativo di gol

Inutile girarci intorno, perché i dati sono deludenti così come lo spettacolo che si è visto su tutti i campi. L'ultimo weekend ha fatto toccare il fondo al calcio italiano che sembra avere poco da offrire in termini di spettacolo e divertimento. In 9 partite giocate sono stati segnati solo 9 gol, in una sola hanno segnato entrambe le squadre e 4 sono finite 0-0. È il record negativo da quando la Serie A è stata allargata a 20 squadre: il minimo toccato fino a questo momento era di 13 gol in 10 partite (in tre occasioni nel 2010, 2018 e 2022) e per eguagliare quel numero già di per sé sconfortante servirebbero quattro gol segnati nella sfida tra Cremonese-Udinese, un risultato possibile ma sicuramente non il più probabile.

E anche in quel caso scatterebbe l'allarme perché 13 gol in 10 partite sono un risultato deludente e che deve portare a nuove riflessioni sulla direzione intrapresa dal movimento italiano, sempre più povero di creatività e divertimento. In Europa il trend è completamente diverso: in Liga hanno segnato 20 gol, in Premier League 25, in Budesliga 33 e in Ligue 1 addirittura 40 in una giornata particolarmente proficua. Non sono soltanto i gol a scarseggiare ma anche la produzione di occasioni interessanti da parte di tutte le squadre.

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Complessivamente in queste 9 partite il valore degli xG è di 1.18 (expected goals, ossia un dato che misura la probabilità di un tiro di diventare un gol), un numero bassissimo che è perfettamente in linea con quanto abbiamo visto ossia un gol segnato mediamente per ogni gara giocata. In Italia tutti stanno aspettando il risveglio dei centravanti delle grandi squadre come Lautaro Martinez, David, Dovbyk e Hojlund, tutti rimasti nelle retrovie con poche reti all'attivo, mentre dal centro della classifica non arrivano lampi di qualità come negli anni passati. Il capocannoniere del campionato è Orsolini con 5 gol, seguito da Nico Paz e Pulisic a 4, mentre tutti gli altri in 7 giornate hanno avuto un rendimento molto al di sotto delle aspettative.

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