Percassi racconta l’esonero di Juric all’Atalanta: “Prestazione e atteggiamento inadeguati”

L'Atalanta che si presenterà alla ripresa del campionato quando si ritroverà ad affrontare il Napoli al Maradona sarà totalmente diversa. L'esonero di Juric a seguito del pesante 0-3 subito in casa contro il Sassuolo prima della sosta è sembrato inevitabile. L'arrivo di Raffaele Palladino potrebbe mostrare subito qualche cambiamento. Una parola, quest'ultima, sconosciuta alla proprietà della Dea in fatto di cambio allenatori dato che negli ultimi 16 anni il club era stato protagonista solo dell'avvicendamento in panchina Reja-Colantuono nel 2015.
Di questo ha parlato Luca Percassi, amministratore delegato della società dopo il cambio di allenatore in corsa, da Juric a Palladino. Alle colonne del Corriere della Sera ha spiegato: "Mi prendo tutte le responsabilità". E poi ha spiegato come si è arrivati all'avvicendamento in panchina che sembrava potesse essere scongiurato, specie dopo la vittoria incredibile dell'Atalanta in Champions in casa del Marsiglia. Ma in campionato è stata un'altra storia: "Inizio in crescita, meritavamo più punti, ma ci ha allarmati l’involuzione dell’ultimo mese".

Percassi ha spiegato proprio questo nel corso dell'intervista: "Tre gare su quattro non giocate da Atalanta– ha detto -. Prestazione e atteggiamento inadeguati". E così si è arrivati all'ingaggio di Palladino, ex Fiorentina che tutta Bergamo si aspettava potesse essere il sostituito naturale di Gasperini arrivato al termine della sua corsa alla Dea voglioso dio misurarsi con un'altra realtà come Roma dopo la scelta fatta da Ranieri il quale si è affidato totalmente a lui per rilanciare i giallorossi.
L'Atalanta aveva considerato Thiago Motta, Pioli, Sarri e Vieira ma poi si è andati su Juric. "La scelta è stata soppesata, anche la squadra ci aveva mandato input chiari: fate scelte di continuità, qui conta lavorare duro – ha detto Percassi spiegando quella decisione -. Alla fine, tutti insieme, abbiamo scelto Juric perché avevamo conoscenze più approfondite vista la storicità del suo rapporto con Tony D’Amico (due anni insieme a Verona, ndr)". Ora Palladino e subito Napoli con la sfida contro Conte di certo non facile per l'Atalanta me nemmeno per gli i partenopei..