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Paura per l’Oviedo: agguato dei tifosi alla propria squadra al rientro dalla sconfitta di Siviglia

Dopo l’umiliante sconfitta a Siviglia per 4-0 i giocatori e i dirigenti del Real Oviedo sono stati assaliti dai propri tifosi al rientro in città. Un centinaio di ultrà hanno compiuto una imboscata nel parcheggio dello stadio di casa dove la squadra stava per prendere i propri mezzi privati per tornare dalle famiglie. Solo l’intervento della Polizia ha evitato l’irreparabile.
A cura di Alessio Pediglieri
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Momenti di pura paura per giocatori, staff tecnico e dirigenza del Real Oviedo che si è visto assalire dai suoi stessi tifosi poco dopo l'amarissima e umiliante sconfitta rimediata sul campo del Siviglia per la 17a partita di LaLiga spagnola. La squadra ha perso malamente 4-0 ed è sempre più in crisi, in fondo alla classifica in piena zona retrocessione. Così, esasperati dell'ennesima figuraccia, la parte più calda della tifoseria non ha perso tempo, ha atteso il ritorno della squadra e dei dirigenti dalla trasferta e li hanno aspettati fuori dallo stadio di casa dove si erano diretti al parcheggio per prendere ognuno le rispettive auto per tornare a casa.

L'assalto dei tifosi a dirigenti e giocatori: la Polizia costretta a intervenire per impedire il peggio

Disordini  e tensione ai massimi livelli si sono registrati subito fuori dallo stadio Carlos Tartiere, impianto di casa del Real Oviedo quando oltre un centinaio di tifosi si sono radunati vicino all'ingresso del parcheggio privato dello stadio per manifestare la loro rabbia per il pessimo rendimento della squadra. Un vero e proprio agguato in piena regola proprio mentre la squadra rientrava dopo la pesante sconfitta di Siviglia, per 4-0. La situazione di tensione ha richiesto l'intervento della Polizia Nazionale per evitare che la situazione degenerasse con i tifosi esasperati ad un passo dal linciaggio, visti i momenti di altissima tensione, con insulti e percosse ai veicoli guidati dai membri della prima squadra.

Proteste e contestazioni erano iniziate a Siviglia: poi l'agguato al rientro in città

Tra tutti coloro che hanno avuto la peggio della rabbia dei propri tifosi c'è stato indubbiamente Luis Carrión , esonerato poche ore prima, che è stato il principale oggetto della contestazione. Anche il direttore generale Agustín Lleida e il presidente Martín Peláez sono stati presi di mira con pesantissimi insulti. Una situazione sfuggita ben presto di mano anche se i prodromi di un atto vandalico di questo tenore era ampiamente nell'aria: ore prima, allo stadio Ramón Sánchez-Pizjuán di Siviglia, diverse decine di tifosi del Real Oviedo avevano fischiato la squadra mentre usciva dal campo, promettendo vendetta. Puntualmente consumata al rientro della squadra.

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