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Panatta distrugge Leao: “Da prendere a schiaffi, ci stai facendo un favore a giocare a calcio”

Adriano Panatta si unisce ad Antonio Cassano nel fare a pezzi Leao: “O non è un fuoriclasse oppure non è intelligente”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Stefano Pioli sembra intenzionato a provare la magata proprio in quello che potrebbe essere il suo ultimo derby: accusato di aver completamente sbagliato approccio tattico nelle numerose sfide perse contro l'Inter, il tecnico del Milan dovrebbe schierare Rafael Leao al centro dell'attacco al posto di Giroud, impostando dunque una gara più di contropiede che di possesso palla, ovvero l'opposto di quanto fatto in passato trovandosi poi infilzato dalle ripartenze nerazzurre. Su Leao si appuntano gran parte delle speranze milaniste di impedire all'Inter di festeggiare proprio nel derby lo scudetto della seconda stella, che sarebbe matematico in caso di vittoria stasera. Ma il 24enne portoghese alla vigilia viene fatto a pezzi da Adriano Panatta, che arriva a dire che "era da prendere a schiaffi".

Il 73enne campione di tennis era ospite ieri sera alla Domenica Sportiva e ci è andato giù duro dopo che Alberto Rimedio aveva detto che a suo dire Leao "ha dei colpi da potenziale campione, ma non la testa da potenziale campione". Parole cui Panatta si è agganciato per dire cosa pensa dell'ex Sporting e Lille in maniera molto cruda, paragonandolo a Mario Balotelli: "Non si fa niente senza la testa, ne ho visti tanti di atleti, di giocatori anche di tennis, grandissimi talenti, ma senza la testa non vai da nessuna parte, a certi livelli. Mi sembra un po' quello che è stato Balotelli, questo grande talento, questo grande fisico, e poi evidentemente qualcosa gli è mancato".

Leao nella gara di ritorno contro la Roma: il Milan è stato eliminato nei quarti di Europa League
Leao nella gara di ritorno contro la Roma: il Milan è stato eliminato nei quarti di Europa League

Panatta ha poi citato in particolare il match di andata dei quarti di finale di Europa League contro la Roma, perso 1-0 dal Milan a San Siro: "L'atteggiamento che gli ho visto avere nella prima partita contro la Roma, c'era da prenderlo a schiaffi. Cioè, scusa, ci stai facendo un favore a noi a giocare a calcio, prendi non so quanti milioni di euro all'anno e hai questo atteggiamento, come per dire che ci sto a fare qua".

"Il fuoriclasse non fa queste cose: allora, o lui non è un fuoriclasse oppure non è intelligente, mi dispiace dirlo", ha concluso Adriano. Tutta benzina sul fuoco delle motivazioni che Leao avrà stasera. E chissà se anche stavolta il portoghese darà del pagliaccio a chi ha usato toni così duri nei suoi confronti, così come ha fatto più di una volta con Antonio Cassano, che ha espresso più volte la sua totale disistima calcistica nei confronti del milanista. "Pensa di essere un fenomeno. Dicono che è forte, che vale… ma vale cosa? Quando giocavo io, che c'erano davvero grandi campioni, non poteva stare nemmeno in squadre che lottavano per il sesto, settimo posto", ha detto il barese per l'ennesima volta qualche giorno fa.

Chi non è d'accordo né con Cassano né con Panatta è Roberto Baggio, secondo il quale "le critiche le ricevono sempre i grandi giocatori" e "dividere l'opinione pubblica è il destino dei campioni". Per il Divin Codino dunque Leao è un campione. Il dibattito insomma è aperto: il derby con l'Inter potrebbe dire molto stasera.

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