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Rafael Leao reputa Cassano un pagliaccio: ha sentito cosa ha detto su di lui dopo Borussia-Milan

La critica molto dura dell’ex calciatore all’esterno portoghese ne provoca la reazione social: la affida alla condivisione di un post d’informazione milanista con tanto di emoji chiarissime.
A cura di Maurizio De Santis
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Un pagliaccio. Così Rafa Leao definisce Antonio Cassano, a giudicare dalle emoticon che utilizza a corredo del video estratto dal collegamento della Bobo TV risalente alla serata di Champions League. Il giocatore del Milan ha sentito il giudizio espresso su di lui dopo il pareggio (0-0) a Dortmund, che lascia i rossoneri in bilico nel girone e con la necessità di fare punti a tutti i costi nelle prossime due sfide con il Paris Saint-Germain (schiantato dal Newcastle), e l'ha presa male.

Ma non s'è arrabbiato e ha risposto con ironia a quell'opinione così tranciante nei suoi confronti. L'ex calciatore barese ha messo nel mirino il portoghese e lo ha criticato duramente, senza peli sulla lingua, senza fare troppi giri di parole, avanzando perfino il paragone con il "ragazzino del Manchester City" che s'è guadagnato gli elogi di Pep Guardiola anche dopo la bellissima prestazione di Lipsia. "Il mondo intero dovrebbe piangere e dire: grazie che sei arrivato te… ma nessuno lo esalta".

L'esterno portoghese in azione nella sfida di mercoledì sera.
L'esterno portoghese in azione nella sfida di mercoledì sera.

Leao invece no, è stato un disastro (secondo Cassano). Ma gli bastano un paio di sgroppate e sembra che faccia chissà cosa. "Ha ragione Massimo Ambrosini quando dice: È bello quando sprigiona la sua velocità. Ha detto benissimo, lui è tutta velocità… Leao fa due, tre, quattro sgroppate a tutta velocità… butta la palla avanti e basta. Poi devi fare la differenza e lui non la fa. Lo marcava gente di 38 anni ma non ha mai tirato in porta, zero assist, sbagli la giocata decisiva".

È Milan Zone a proporre la pillola di oltre un minuto che fa riferimento alla ‘filippica' di FantAntonio. Che sia opinabile o meno, c'è qualcosa che la rende imperfetta: è stato Leao a mettere Pulisic e Chukwueze davanti alla porta, e non è l'unico dettaglio che non quadra nel ragionamento. Il filo conduttore, però, è chiaro per Cassano: Leao si accende a sprazzi, non è continuo e non è poi quel calciatore spacca-partite come si dice.

Invece al termine della sfida di Coppa è stato proprio il portoghese a esprimere rammarico per non essere riusciti a vincere. "Anche con il Newcastle abbiamo giocato una partita simile, non riuscendo a prevalere nonostante le occasioni. Siamo mancati in concretezza sotto porta". 

La Uefa ha assegnato a Leao il premio di miglior giocatore della partita di Dortmund.
La Uefa ha assegnato a Leao il premio di miglior giocatore della partita di Dortmund.

Parole pronunciate senza cercare alcuna attenuante né aggrappandosi al fatto che per la seconda volta consecutiva ha ricevuto il premio di MVP della partita. L'Osservatorio Uefa ha motivato così la decisione: "Ha prodotto ottime accelerazioni, creando occasioni. In una partita difficile, contro una difesa molto ben organizzata, è stato il Giocatore della Partita".

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