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Orrore alla Champion Junior Cup, genitori pugnalati e coro shock dei bambini: “Uccideteli”

Un torneo giovanile in Bosnia è stato contraddistinto da una vera e propria caccia all’uomo. Un genitore è stato pugnalato più volte.
A cura di Marco Beltrami
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Un torneo giovanile, vera e propria festa dello sport e occasione per vedere all’opera tanti calciatori in erba che potrebbero diventare i campioni del futuro, è stato rovinato da una serie di episodi terribili. Il Champion Junior Cup, trofeo riservato ai ragazzini nati tra il 2008 e il 2015, è stato contraddistinto da violentissimi scontri e da una vera e propria caccia all’uomo, che ha rischiato inoltre di creare un incidente diplomatico tra due Paesi.

In occasione del popolare evento tenutosi in Bosnia a Sarajevo, i genitori dei componenti di una squadra serba, sono stati aggrediti brutalmente, con lacrimogeni, torce e coltelli. I parenti dei ragazzini dell’Zvezdara sono stati vittima di un vero e proprio assalto, in cui ad avere la peggio è stato un uomo, padre di uno dei giovani giocatori, accoltellato alla schiena e alle gambe. Gli altri sono riusciti a difendersi o a fuggire, con le forze dell’ordine che poi sono riuscite ad arrestare una persona.

I teppisti hanno atteso i serbi dopo la sfida tra Zvezdaar e Dugo Selo di Zagabria. Fortunatamente i bambini sono riusciti a salvarsi in tempo, essendo già tornati dalle loro stanze, quando nel parcheggio si è scatenata la follia. Gli aggressori, a quanto pare ultrà di un club locale, hanno iniziato a caricare contro i genitori, rimasti spiazzati da quanto accaduto.  Un testimone ha raccontato a Nova.rs: "Fortunatamente, il genitore è stato pugnalato alla coscia, le ferite sono superficiali, ha ricevuto il tetano nel KC Sarajevo. Ero con lui nella stanza quando sono arrivati i soccorsi e il resto di noi ora è in albergo sorvegliato dalla polizia".

Questo il suo racconto: "Siamo andati al parcheggio e c'erano una ventina di loro lì. Ci stavano aggredendo con i fumogeni  e siamo tornati indietro. In quel momento siamo entrati in albergo e ho detto a uno dei genitori che la sua giacca era strappata e gliel'ho mostrato. Ha detto che anche la sua coscia era tesa, e quando abbiamo guardato, abbiamo scoperto che era stato accoltellato".

Solo per una casualità anche i piccoli calciatori non si sono trovati coinvolti in quell’inferno: "Siamo stati contenti che i bambini fossero nelle camere d'albergo e non abbiano assistito all'atto. I bambini hanno terminato il gioco 10 minuti prima e si sono diretti verso le camere d'albergo, che sono separate dall'uscita. I genitori andarono a destra e i figli a sinistra. I bambini probabilmente ora sanno cosa è successo, dato che l'hotel è sotto assedio".

Purtroppo questa non è l’unica situazione da dimenticare andata in scena in questo torneo. Infatti un episodio becero è andato in scena in occasione di un match, quando i componenti di una squadra giovanile, ha intonato un canto scandaloso, ovvero “Uccidi il serbo”. Il primo ministro del cantone di Sarajevo, Edin Forte ha dichiarato: "Sono in contatto con il ministro degli affari interni del cantone di Sarajevo, Admir Katica, e il commissario di polizia Nusret Selimović in merito all'attacco ai visitatori del torneo di calcio per bambini. Mi aspetto che gli aggressori degli ospiti di Belgrado vengano arrestati presto. Sarajevo è una città aperta e tale rimarrà".

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