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Mourinho rivela la paure per Wijnaldum e Dybala in Roma-Leverkusen: “Ogni volta è dura”

Dopo la vittoria della Roma contro il Bayer Leverkusen nella semifinale d’andata dell’Europa League José Mourinho ha rivelato il suo stato d’animo nel momento in cui è stato costretto a mandare in campo Wijnaldum e Dybala che lo hanno fatto stare in grande apprensione per tutti i minuti in cui sono stati in campo.
A cura di Michele Mazzeo
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La Roma, in grande emergenza, è riuscita a tirare fuori una prestazione attenta e grintosa che le ha permesso di battere 1-0 il Bayer Leverkusen e portarsi in vantaggio in vista della semifinale di Europa League di ritorno dove ci si giocherà l'accesso alla finale. José Mourinho, ha dovuto ancora fare a meno (almeno dall'inizio) di tanti dei suoi uomini migliori: su tutti Smalling, Wijnaldum e Dybala che in una gara dal peso specifico elevatissimo come quella dell'Olimpico avrebbero dato di certo una grossa mano sul piano del gioco e della qualità alla formazione giallorossa.

Nel finale di gara lo Special One ha mandato in campo l'olandese e l'argentino per fargli disputare uno scampolo di partita e sfruttare la loro abilità nel tenere il pallone in un momento in cui era fondamentale allentare l'inevitabile pressione portata dai tedeschi alla disperata ricerca del gol del pareggio. Non è stata però una decisione presa a cuor leggero dall'allenatore portoghese che al termine della gara ha rivelato in diretta TV le paure con cui ha dovuto fare i conti in quegli ultimi 15 minuti di gara: "È dura, è dura. Ogni volta è dura. Da un lato c'è la paura per un nuovo infortunio e dall'altra la necessità di averli in campo.  È davvero dura! Hanno giocato e non ho ancora parlato con loro. Ma non ho visto nulla di grave quindi spero che possano avere qualche minuto in più al ritorno" ha difatti detto José Mourinho ai microfoni di Sky al termine di Roma – Bayer Leverkusen raccontando come, la travagliata stagione giallorossa a livello di infortuni, lo faccia continuamente vivere con la paura di perdere i suoi uomini migliori ogni volta che è costretto a mandarli in campo.

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Ad alleviare la tensione e far mettere in soffitta le ansie del tecnico lusitano ci ha pensato proprio uno di quei ragazzi che ha approfittato delle tante assenze nel corso dell'anno per scalare le gerarchie e ritagliarsi un posto importante nella formazione giallorossa, cioè quell'Edoardo Bove autore del gol che ha permesso alla Roma di uscire vincitrice da questa semifinale d'andata: "Sembra un professionista di 30 anni, l'anno scorso giocava pochi minuti e quest'anno è cresciuto tanto. Io ho fatto il mio lavoro, ho aiutato a farlo crescere. Ma per essere così avrà di certo una famiglia di livello" ha difatti detto José Mourinho elogiando il giovane talento romano cresciuto nelle giovanili giallorosse che lui ha lanciato in prima squadre e che in quello che finora è il match più importante della sua carriera lo ha ricambiato segnando una rete dal peso specifico elevatissimo.

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