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Mourinho racconta la verità sullo spogliatoio della Roma: “Tutte bugie, tranne una”

Il tecnico dei giallorossi è ritornato sulla sfogo nel dopo Inter-Roma di Coppa Italia: “Possiamo essere scarsi ed avere dei limiti, ma abbiamo una qualità in cui siamo imbattibili”
A cura di Alessio Pediglieri
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La Roma continua a faticare e anche José Mourinho appare sempre più rassegnato a vivere una stagione di pura transizione. Dopo il ko in Coppa Italia contro la ‘sua' Inter, è arrivato il brivido lungo 94 minuti contro il Sassuolo dove i giallorossi sono riusciti a compiere un pasticcio rimediato unicamente dalla rete di testa in pieno recupero di Bryan Cristante. 2-2 ed ennesima sconfitta (sarebbe stata la decima in campionato), evitata. Ma l'amarezza e la delusione sono forti per una squadra che non riesce a trovare continuità e sicurezze.

Un elemento di difesa però, il tecnico portoghese lo trova anche in un pomeriggio in cui si è rischiata una nuova disfatta ed è il ‘nemico' comune, quel giornalismo che Mourinho definisce senza mezzi termini di "quinta classe, giornalismo senza etica, giornalismo senza l’essenza del giornalismo che è la verità".

Il riferimento è legato anche a quanto avvenuto nel dopo gara di San Siro, del suo sfogo verso i giocatori e delle notizie di spaccatura all'interno del gruppo e con il gruppo. "Potremo essere scarsi, potremo fare errori come oggi sul secondo gol che mi farà venire incubi, possiamo avere limiti tecnici, posso avere limiti anch'io, ma una cosa è certa: nessuno può dire che non siamo un gruppo unito, nessuno fa danno alla squadra".

Mourinho in panchina durante Sassuolo–Roma recuperata dai giallorossi al 94’
Mourinho in panchina durante Sassuolo–Roma recuperata dai giallorossi al 94’

Anche contro il Sassuolo, la dimostrazione pratica del pensiero di Mourinho: "L'unica cosa che non è una bugia dovrebbe essere che c'è stato un discorso forte alla squadra" ha ribadito il portoghese sempre riallacciandosi al ko contro l'Inter. "La nostra qualità in cui siamo imbattibili è l’empatia che abbiamo, la nostra unità". Senza quella, sull'1-1 subito su un erroraccio della difesa e il raddoppio di Traorè su uno svarione di Karsdrop non si sarebbe riusciti a rialzare la testa altrimenti.

"Non è quello che desideravo, non è il pareggio ciò che volevo prima della gara. Ma se poi perdi e riesci a ritornare al 90′ significa che c'è una dinamica emozionale importante. L'unica consolazione è non avere perso nelle ultime quattro partite di Serie A" ha concluso Mourinho che annovera l'ultimo ko, rocambolesco, contro la Juventus all'Olimpico per 3-4 lo scorso 9 gennaio. Poi, due vittorie (contro Cagliari e Empoli) e due pareggi (con il Sassuolo e il Genoa).

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