22 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Mihajlovic allenatore della Juventus, poi è successo qualcosa: “Ca*** loro”

Una stretta di mano e un accordo che era già fatto. Sinisa Mihajlovic ha raccontato quando e perché fallì l’intesa che aveva raggiunto con la Juventus per essere il nuovo allenatore dei bianconeri. Non è stata l’unica delusione: dell’esperienza al Milan gli è rimasto l’amaro in bocca.
A cura di Maurizio De Santis
22 CONDIVISIONI
Una foto di Sinisa Mihajlovic a colloquio con il vice presidente della Juve, Pavel Nedved, e l'ex dirigente, Fabio Paratici.
Una foto di Sinisa Mihajlovic a colloquio con il vice presidente della Juve, Pavel Nedved, e l'ex dirigente, Fabio Paratici.

"Era tutto fatto". Tre parole che nel mondo del calcio, quando ci sono trattative in ballo, possono significare tutto e niente. E niente si ritrovò tra le mani Sinisa Mihajlovic che qualche anno fa è stato a un passo dalla panchina della Juventus. Finì schiacciato tra le pieghe del rapporto tra Antonio Conte e la ‘vecchia signora', tra quel "prendi e lascia" che ha scandito il rapporto (poi finito male) tra l'ex allenatore e la squadra con la quale aveva posto le basi per aprire un ciclo.

Sliding doors: il tecnico serbo ci ha sbattuto il muso proprio quando le porte stavano per chiudersi. Le coincidenze del destino e gli interessi di parte fecero il resto: le strade di Miha e dei bianconeri non si sono mai più incrociate se non da avversari. Quando ripensa a quel retroscena sbotta d'impulso: "Era tutto fatto, a ogni modo cazzi loro", dice nell'intervista al Corriere dello Sport.

Cosa accadde allora e perché a Torino fecero un passo indietro rispetto a una situazione che sembrava definita? Tra Allegri, Mancini e Spalletti liberi in quel periodo la scelta cadde proprio su di lui. Sembrava fatta, invece… È lo stesso Mihajlovic a fornire ragguagli su quell'affare mancato, su quella stretta di mano usata per sancire un'intesa e poi poco alla volta allentatasi fino a perdersi di vista. Non fu un arrivederci ma un addio. "La situazione di Conte era indecisa – ha raccontato Sinisa -. La società non voleva esonerarlo e lui prima se ne era andato e poi ci aveva ripensato. Ad ogni modo cazzi loro".

Sinisa Mihajlovic ha raccontato il retroscena del suo mancato approdo alla Juventus.
Sinisa Mihajlovic ha raccontato il retroscena del suo mancato approdo alla Juventus.

Non c'era più tempo per attendere ulteriormente né pensava di ritagliarsi ancora un po' di spazio. Da un lato era tentato, dall'altro non voleva mancare di rispetto a un impegno preso con il suo club di quel periodo, la Sampdoria: "Con la Sampdoria ci eravamo dati un tempo, una data entro la quale avrei dovuto comunicare la mia decisione e dare una risposta definitiva – ha aggiunto Mihajlovic -. Ma quando vidi che la Juve impiegava troppo tempo rispettai la parola data a Ferrero (ex presidente, ndr) e firmai per un altro anno".

Da un'occasione mancata a un'altra che gli è stata strappata sotto il naso. Il riferimento è alla sua esperienza al Milan, conclusa con un licenziamento. "Non ho mai capito perché mi abbia esonerato… ero quinto/sesto e in finale di Coppa Italia. Con quella squadra non si poteva fare di più. La stagione cambiarono nove giocatori su undici. E i due che restarono, Donnarumma e Romagnoli, li avevo lanciati io".

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views