Metodo Mourinho: dagli allenamenti allo spogliatoio, così gestiva il Chelsea

José Mourinho sta cercando di conquistare dei trofei anche con il Tottenham. Ha vinto sulla panchina del Porto, dell'Inter, del Real Madrid, del Manchester United e del Chelsea, che ha guidato in due momenti diversi. Con l'Inter ha realizzato il triplete ma è con i Blues che è riuscito a farsi conoscere davvero a livello internazionale. Mou è un vincente, ha sempre avuto un ottimo rapporto con i suoi giocatori che hanno sembrato giocato per lui. Il portoghese ha dei metodi di allenamento un po' diversi e per questo ci sono dei gruppi e degli spogliatoi che lo capiscono meglio rispetto agli altri.
Steve Sidwell, che ha avuto modo di lavorare per qualche mese con Mourinho nel 2007, ha spiegato perché secondo lui alcuni gruppi di giocatori sono riusciti a trovare l'empatia con il tecnico. Ai tempi del Chelsea i calciatori giocavano al massimo anche durante l'allenamento e c'era chi era disposto a ‘uccidere' per una partitella del giovedì. Sidwell, che ha avuto una lunga carriera ma di medio livello (eccetto l'annata al Chelsea), ha raccontato un episodio che ebbe come protagonista Drogba, che minacciò di morte il difensore Tal Ben Haim: "In un allenamento Ben Haim entra in modo duro su Drogba che si alza e dice: ‘Ti uccido'. Era furioso. José vide tutto e gli disse: ‘No, fermati, sabato ho bisogno di lui, la prossima settimana puoi ucciderlo'. Con una battuta, tutto sommato classica, Mou stemperò la tensione e vide ciò che voleva: il massimo agonismo durante un allenamento. Un episodio simile capitò con Essien e Shevchenko.

Il tiro alle ghiande
Come ha dimostrato anche utilizzando i social network, il portoghese ha una grande fantasia e sa toccare le corde giuste dei suoi calciatori. Prima di essere esonerato per la seconda volta dal Chelsea nel 2015-2016 nel momento più buio iniziò a tirare ghiande ai calciatori e ai membri dello staff, che vennero colpiti da queste ghiande. Mou rideva di gusto mentre vedeva gli altri subire a sorpresa. A modo suo provava a smorzare la tensione, non ci riuscì completamente perché arrivò l'esonero, ma di sicuro i suoi giocatori dell'epoca apprezzarono.
La Bibbia di Mou
Mourinho quando è riuscito a creare empatia con i suoi giocatori ha avuto grandi risultati, li ha ottenuti grazie anche alla ‘Bibbia', non quella vera ma i suoi taccuini che lui con immodestia ha sempre soprannominato così. Lì erano scritte tutte le posizioni che avrebbero dovuto tenere i suoi calciatori, in ogni situazione di partita:
Metto per iscritto le mie idee tutti i giorni, ora per ora, è l'evoluzione dei miei metodi di allenamento. Una sorta di Bibbia.