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McKennie può pagarla cara dopo quanto accaduto nella notte: la Juventus valuta conseguenze estreme

“Sì, è stato deludente”: il commento dello spogliatoio degli Stati Uniti dopo la violazione dei protocolli anti Covid da parte di Weston McKennie, escluso stanotte dal match contro il Canada, potrebbe essere niente rispetto alla rabbia della Juventus. Il centrocampista, non nuovo a questi comportamenti, potrebbe essere ceduto a gennaio.
A cura di Paolo Fiorenza
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Weston McKennie ci ricasca: ancora una violazione delle norme anti Covid, dopo la festa organizzata a Torino nell'aprile scorso, quando a casa sua erano presenti anche Dybala ed Arthur in spregio dei divieti vigenti. Nella notte il centrocampista statunitense è stato escluso dal match che la Nazionale a stelle e strisce ha pareggiato contro il Canada, per motivi che sono stati svelati dallo stesso giocatore su Instagram: "Sfortunatamente sono sospeso per la partita di stasera a causa di una violazione dei protocolli Covid della squadra. Mi dispiace per le mie azioni".

A questo punto, tuttavia, il dispiacere non basta. Neanche alla Juventus, che si aspetta ben altri comportamenti da un calciatore già richiamato ai suoi doveri professionali da quando un anno fa è arrivato in bianconero dallo Schalke 04. La prima stagione a Torino è stata positiva, con 46 presenze e 6 gol totali, ed anche la sensazione di aver messo le mani su un giocatore di grande prospettiva. Ma alla Vecchia Signora serve altro fuori dal terreno di gioco, come da abitudini della casa. Né l'investimento sul ragazzo è stato banale in tempi di Covid, visto che il suo cartellino – tra prestito e riscatto – è costato 23 milioni di euro.

Il Daily Mail svela come la Juve sia furiosa per l'accaduto ed a questo punto le voci su una possibile cessione di McKennie a gennaio riprendono rinnovato vigore, alla luce anche del fatto che il 23enne centrocampista ha parecchio mercato in Premier League. Tottenham ed Aston Villa sono fortemente interessate – nel primo caso c'è anche il gancio di Paratici – e con l'arrivo di Locatelli ed il probabile 4-2-3-1 di Allegri l'operazione non appare improbabile. Intanto anche lo spogliatoio della Nazionale statunitense non l'ha presa bene, come dimostrano le parole di Tyler Adams nel dopo partita: "Sì, è stato un po' deludente".

Ed anche commentatori stranieri sottolineano come da adesso in poi McKennie farà meglio a rigare dritto, se vuole avere un futuro non solo alla Juventus: "Cose del genere devono finire", "La Juve e la Nazionale americana meritano di meglio da ora in poi". In primis ci penserà la cura Allegri…

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