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Maurizio Sarri si incatena alla Juventus: “Resto? Per forza, ho un contratto”

Maurizio Sarri è soddisfatto dopo la vittoria della Juventus sulla Lazio, passo decisivo: “Dobbiamo fare quattro punti, poi parleremo dell’obiettivo raggiunto. La difesa? Abbiamo preso tanti gol dopo aver staccato la spina”. E sul futuro: “Paratici ha confermato che resto? Per forza, ho un contratto”.
A cura di Redazione Sport
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"Ci mancano quattro punti e dobbiamo fare quattro punti. Poi parleremo dell’obiettivo raggiunto". Maurizio Sarri non vuole che la sua Juventus si rilassi, ora che è ad un passo dal traguardo. Dopo la vittoria sulla Lazio, la Juve vede vicinissima la possibilità di vincere il nono Scudetto consecutivo. Quello che sarebbe il primo della carriera di Sarri, che per ora – come confermato ai microfoni di Sky nel post-gara – non vuole pensarci.

"Ho smesso di lavorare in banca perché mi ero annoiato e ho dato spazio ad una mia grande passione. Volevo vivere con questo lavoro, non pensavo di arrivare ai vertici del calcio europeo. Ho avuto tanta fortuna, sono arrivato nei posti giusti al momento giusto. Paratici mi ha confermato? Per forza, ho contratto".

E alla Juventus, nel posto giusto al momento giusto, ha trovato un Cristiano Ronaldo sempre al top, nonostante l'età.

"Cristiano è impressionante perché ha la capacità di recuperare in modo straordinario tra una partita e l’altra. Non solo sul piano fisico quanto su quello mentale, è stupefacente. Un fuoriclasse nei piedi e prima ancora nella testa. Il record di Higuain? Lui è imprevedibile, se si mette in testa una cosa… Vediamo se sarà il caso di farlo riposare in qualche partita, per ora non mi sembra ne abbia bisogno. Davanti abbiamo qualche problemino, ieri si era bloccato Dybala in allenamento, oggi è successo a Higuain alla schiena".

In vista della Champions, c'è soprattutto un aspetto da sistemare: la tenuta difensiva, che continua a vacillare con troppa frequenza. Sarri ne fa soprattutto una questione mentale.

"Abbiamo preso 12 rigori contro, un numero straordinariamente alto, come quello dei rigori assegnati in Serie A. Abbiamo preso dei gol dopo aver staccato la spina perché eravamo in netto vantaggio. In Champions il calo mentale non dovrebbe succedere. È un finale di campionato strano, sarà così anche la Champions. Veniamo da un lockdown che non è stato rilassante per i calciatori. Ci dobbiamo focalizzare sull’ottavo di finale e prima ancora sul finale di campionato".

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