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Matic racconta la verità sull’addio alla Roma: “Meritavo rispetto, non hanno mantenuto le promesse”

Matic ha chiesto la cessione alla Roma dopo solo un anno, ma dopo due stagioni ha spiegato cosa è davvero successo in quei mesi turbolenti: “Il problema sono state le persone che hanno promesso qualcosa e non l’hanno mantenuto”
A cura di Ada Cotugno
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A distanza di due anni Nemanja Matic racconta tutta la sua verità sull'addio alla Roma: è rimasto soltanto un anno con José Mourinho e ha chiesto immediatamente la cessione rompendo tutti i ponti con la società e scatenando una cessione turbolenta che ha fatto parlare i tifosi per settimane. Non è stato un capriccio perché dietro a quel polverone si nascondeva una storia più lunga di promesse non realizzate e di un piano che non aveva concordato con nessuno.

Il centrocampista rivela i retroscena in una lunga intervista concessa a SkySport in cui parla anche del periodo trascorso nella capitale. Adesso è un giocatore del Sassuolo e ha messo tutto alle spalle, ma ricorda ancora con amarezza quello che è successo, soprattutto i motivi che hanno portato alla rottura dopo un anno positivo, concluso con la sconfitta in finale di Europa League contro il Siviglia.

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Cosa è successo tra Matic e la Roma

All'apparenza tutto sembrava perfetto e Matic aveva trovato la sua dimensione dopo i cinque anni trascorsi al Manchester United. Era un po' titubante perché avrebbe preferito un contratto in grado di dargli stabilità ma ha deciso di accettare la Roma per ritrovare Mourinho: "All'inizio non volevo andare perché la proposta era di un anno. Mi è stato detto ‘Firma e se le cose andranno bene parleremo di rinnovo già a gennaio'". Una promessa che in realtà non è mai stata mantenuta dato che a gennaio nessuno ha bussato per il rinnovo di contratto così come era stato pattuito all'inizio.

Si è sentito tradito dai dirigenti giallorossi: "Secondo me ho giocato bene e stavo giocando bene, a gennaio nessuno ha bussato alla mia porta, ho cercato io dei contatti e mi era stato detto che se avessi giocato più del 50% delle partite avrei avuto il rinnovo automatico, ma non era ciò che avevamo definito l’estate precedente. Ero e sono un giocatore esperto, meritavo maggiore rispetto. Penso di aver sempre dato il massimo per tutti, poi a fine stagione loro erano già a conoscenza della decisione, per questo ho deciso di andar via".

Matic ha deciso di rivelare adesso cosa è davvero successo in quel calciomercato perché tutto è cambiato e si sente libero di raccontare tutti i retroscena per dare spiegazioni ai tifosi: "Il problema sono state le persone che hanno promesso qualcosa e non l’hanno mantenuto. Mi è mancata stabilità e non mi sentivo bene con quelle sensazioni. Il Rennes ha bussato alla mia porta proponendomi un triennale, che significava maggiore stabilità. Una volta spiegato il progetto ho pensato a ciò che era meglio per me e per la mia famiglia. Ora è passato un po' di tempo da quel momento: le persone non sono più le stesse e ne parlo tranquillamente. Non sono stati scorretti, ma avrei meritato maggiore rispetto".

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