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Mastour in campo per allenarsi con la sua nuova squadra, Zeman non si presenta: caos a Foggia

L’ex enfant prodige del Milan Hachim Mastour sta per essere ufficializzato dal Foggia, che oggi ha vissuto una giornata di assoluto caos. “Da piccolo sapeva giocare, ma da grande non ha mai visto la palla”: la sentenza di Zeman sul marocchino.
A cura di Paolo Fiorenza
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È stata una giornata di grande caos a Foggia, dopo che nel pomeriggio la squadra rossonera ha ripreso gli allenamenti a 48 ore dalla sconfitta casalinga contro il Latina. Sul campo era presente anche Hachim Mastour, ormai prossimo ad essere ufficializzato come nuovo acquisto dei Satanelli, dopo che già domenica scorsa si trovava sugli spalti dello stadio Zaccheria per assistere al match valido per il Girone C della Serie C. Non c'era a dirigere gli allenamenti invece il tecnico Zdenek Zeman, la cui rottura col club pugliese sembrava insanabile. Ed invece, al termine di una giornata surreale, il boemo non soltanto è stato confermato, ma gli è stato anche rinnovato il contratto.

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Il 74enne tecnico sembrava avviato a seguire il destino del Ds Peppino Pavone, sorprendentemente sollevato dall'incarico poche ore dopo la sconfitta interna per 3-1 con il Latina. Ed invece non è accaduto nulla di tutto questo, anzi è tornato in sella anche l'uomo mercato, con rinnovo di contratto pure per lui. Il Foggia si trova attualmente in zona playoff, in virtù della sua ottava piazza, anche se lo stesso Latina e la Juve Stabia, rispettivamente in 11ª e 12ª posizione ed attualmente prime escluse, sono appena pochi punti dietro.

Pavone, che in questa stagione ha  ricostruito con Zeman l'asse del ‘Foggia dei miracoli' che 30 anni fa diede spettacolo in Serie A e sfiorò la qualificazione in Coppa UEFA, rappresenta il cuscinetto tra il tecnico e il presidente Canonico ed erano in molti a pensare che l'ex allenatore di Lazio e Roma avrebbe fatto le valigie una volta allontanato il Ds. La sconfitta col Latina – arrivata peraltro dopo un mese di inattività e con 5 positivi al Covid in rosa – aveva stappato domenica scorsa la rabbia del presidente, che colpendo Pavone si pensava volesse dare una spallata anche a Zeman.

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Le voci su una spaccatura tra tecnico e presidente erano state alimentate anche dalla volontà del presidente del Foggia di dare una nuova chance al 23enne Mastour, l'attaccante marocchino ex enfant prodige preso a 14 anni dal Milan – era il 2012 – e poi smarritosi senza neanche aver mai vestito la maglia rossonera della prima squadra. Dopo i prestiti infruttuosi al Malaga e allo Zwolle, è seguito un anno a Milanello senza essere mai preso in considerazione fino al termine del contratto, quindi le esperienze ugualmente incolori in Grecia col Lamia e con Reggina e Carpi. Disoccupato dalla scorsa estate dopo aver risolto con un anno d'anticipo il contratto con la Reggina, Mastour in questi mesi ha continuato ad allenarsi da solo, come documentato dalla sua attività sui social, fino alla chiamata del Foggia. Più precisamente del suo presidente, visto che Zeman è apparso di tutt'altra idea e lo ha fatto chiaramente intendere a precisa domanda nel dopo partita col Latina.

"Mastour? Da piccolo sapeva giocare, era tecnicamente bravo, ma da grande non ha mai visto la palla", è stata la sentenza del boemo sul fantasista nato a Reggio Emilia, che ha al suo attivo una presenza con la Nazionale del Marocco. Presente oggi all'allenamento, il 23enne è dunque vicino al rientro nel calcio professionistico. Lo farà sotto la guida di Zeman, del quale in serata il Foggia ha annunciato il rinnovo per un'altra stagione, al pari del Ds Pavone. Dopo ore convulse, sulla squadra rossonera sembra dunque essere tornato il sereno.

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