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Marco Tardelli: “Myrta sarà il mio ultimo amore, anche se chi può dirlo. Sono sempre stato un playboy”

Marco Tardelli scherza con la compagna Myrta Merlino, anche sulle sue richieste difficili da esaudire… “La sera mi chiede di ballare sotto la luna ma… non so ballare!”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Marco Tardelli si sta godendo le vacanze a Pantelleria assieme alla sua compagna Myrta Merlino: il 70enne ex centrocampista di Juventus e Inter, campione del mondo in Spagna nel 1982, è innamorato e felice, ma piazza la battuta rivolgendosi direttamente alla giornalista e conduttrice televisiva partenopea che è al suo fianco: "Mi ha riacceso la luce. È un po' rompiballe, ma sono innamorato di lei da tanto: mamma mia Myrta, stiamo assieme da quasi dieci anni? – le chiede – Sarà il mio ultimo amore, anche se chi può dirlo: sono sempre stato un playboy, no?".

Marco Tardelli: "La sera Myrta mi chiede di ballare sotto la luna ma… non so ballare!"

"Se mi sento vecchio a quasi 71 anni (li compirà il 24 settembre, ndr)? Mi sento bene, qui a Pantelleria sono come un ragazzino quando lavoro tra gli ulivi del mio orto. La sera Myrta mi chiede di ballare sotto la luna ma… non so ballare!", racconta ‘Schizzo' Tardelli alla ‘Gazzetta dello Sport'.

Marco Tardelli e Myrta Merlino lo scorso aprile: stanno assieme dal 2016
Marco Tardelli e Myrta Merlino lo scorso aprile: stanno assieme dal 2016

Boniperti al giovane Tardelli: "Tagliati i capelli, togli collanina e braccialetto, e poi torna"

Tardelli riavvolge il nastro e ricorda personaggi mitici della sua Juventus, come l'Avvocato Agnelli e Giampiero Boniperti: "Boniperti mi accolse in ufficio, mi chiese se fossi contento, se stessi bene, qui e là, poi disse: ‘Bene, dopo che esci, tagliati i capelli, togli collanina e braccialetto, e poi torna'. La Juve era una scuola, io ero stato educato bene da mio padre, ma la Juve era attentissima. I social e i tatuaggi di oggi? Difficile farlo capire ai ragazzi di oggi, ma non mi mancava niente, si diventava uomini prima, c'era più rispetto per gli altri. I tatuaggi non mi interessavano neanche allora, figurarsi alla Juve, perché dovevo cambiare il mio aspetto?".

"Le telefonate dell'Avvocato all'alba? Sempre vicino ai giocatori – racconta Tardelli – C'è stato un periodo in cui mi stiravo spesso: dormivo poco perché mia figlia era appena nata. Allora mi mandò il suo massaggiatore. La domenica dopo 20 minuti mi stirai di nuovo. Mi chiamò. ‘Guardi, mi taglierei la gamba', risposi. E lui: ‘Lo dice a me?'. Zoppicava un po', che gaffe… Una volta, a Franco Costa che gli chiedeva se fosse preoccupato per la Juve, rispose: ‘No, per la gamba di Tardelli'…".

Tardelli con la maglia della Juventus nella stagione 1977/78
Tardelli con la maglia della Juventus nella stagione 1977/78

"Gentile un amico vero, Fanna il compagno che poteva dare di più. Marocchino era più cialtroncello…"

Tardelli spende poi qualche parola per alcuni compagni di allora: "Un amico vero è Gentile. Siamo stati testimoni di nozze, siamo ancora amici malgrado la distanza tra Como e Roma. Più simili di quanto si pensi. Uno antipatico? Nessuno, magari qualcuno era troppo vicino alla società e poteva raccontare cose di spogliatoio. Ma non dico chi. Un compagno che poteva dare di più è Fanna. Qualità grandissime, velocità, dribbling, tiro, ma timido. Marocchino era più cialtroncello, più interessato al fuori campo che al dentro, amava scherzare, uscire, il calcio come hobby. E invece è una professione. Se Boniperti telefonava a casa per controllarci? Uscivamo, cercavamo ragazze, due birre con gli amici: niente di esagerato, però se ti beccava a volte erano punizioni. Ma eravamo giovani. E io poi non ero mai a casa…".

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