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Maradona, parla il suo avvocato: “Diego ora sta bene ma è vivo per miracolo”

A poche ore dalle dimissioni dalla clinica Olivos di Buenos Aires, è tornato a parlare anche Matias Morla il legale di Maradona: “Diego ha passato forse il momento più difficile della sua vita. L’ictus cerebrale avrebbe potuto costargli la vita. Fortunatamente sta bene e ora vuole riabilitarsi anche dagli altri problemi personali che ha”.
A cura di Alberto Pucci
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Diego Armando Maradona è pronto a lasciare la Clinica Olivos di Buenos Aires e a trasferirsi in una casa nel nord della città, vicino alle figlia Dalma e Giannina. In attesa della conferma delle dimissioni dell'ex capitano dell'Argentina e del Napoli, è tornato a parlare delle sue condizioni di salute anche l'avvocato Matías Morla: "Diego ha passato forse il momento più difficile della sua vita, credo sia un miracolo che sia stato rilevato questo ictus cerebrale che avrebbe potuto costargli la vita – ha spiegato il legale personale di Maradona ai cronisti di ‘Olè' – Grazie a Dio quel pericolo è scomparso la scorsa settimana, grazie all'intervento del dottor Luque che l'ha rilevato in tempo".

"Diego sta bene e ora vuole riabilitarsi anche dagli altri problemi personali che ha. Oggi sarà dimesso, ma non sappiamo ancora a che ora . Quello che sappiamo è che sta bene. Gli esami che hanno rivelato il problema cerebrale erano già stati fatti a settembre, ma solo dopo averli rifatti è stato scoperto l'ematoma subdurale al cervello. Fortunatamente è andato tutto bene e sono molto felice di come è stato seguito dai medici della clinica".

L'esterno della clinica dove è ricoverato Maradona
L'esterno della clinica dove è ricoverato Maradona

Le condizioni per una riabilitazione serena

La riabilitazione del ‘Pibe de Oro' sarà ovviamente un passaggio molto importante per la sua definitiva ripresa: "Ciò che serve ora è un'unione familiare e che sia circondato da professionisti della salute – ha concluso Matías Morla – Quando dico unione familiare, intendo dire essere in pace con i propri parenti, che si rispettano a vicenda e che possono coordinare le visite. E su questo punto posso dire che per quanto riguarda le persone che potranno andarlo a trovare sarà lui stesso a decidere. Diego deve riprendersi al meglio dal problema che ha. Dobbiamo dargli pace e unità. Il bene comune, che è la salute di Diego, viene prima di tutto".

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