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Maradona invocato nel momento decisivo dei Mondiali: il labiale mistico di Messi occhi al cielo

Montiel ha la responsabilità di battere il rigore dell’Argentina decisivo per la vittoria dei Mondiali. La telecamera stacca su Messi, lo inquadra mentre è abbracciato ai compagni di squadra a centrocampo. E fa qualcosa che dà un’aura di misticismo a quel momento.
A cura di Maurizio De Santis
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Lionel Messi alza lo sguardo al cielo e invoca l'intervento provvidenziale dell'ex Pibe.
Lionel Messi alza lo sguardo al cielo e invoca l'intervento provvidenziale dell'ex Pibe.
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Gonzalo Ariel Montiel ha gli occhi di tutti il mondo puntati addosso. La responsabilità di battere il calcio di rigore che può decidere la finale di Coppa del Mondo è sulle sue spalle, nei suoi piedi. Dentro di sé ha un groviglio di emozioni ma deve mantenere la calma: ha l'occasione di togliersi dalla coscienza (anche) il peso di aver commesso al 116° il fallo punito dall'arbitro Marciniak con il penalty del 3-3 di Mbappé.

Un tiro, manca solo la sua conclusione per mettere le mani sul trofeo tanto ambito, sfuggito nel 2014 contro la Germania, sfumato nel 2018 al cospetto proprio della Francia negli ottavi di finale. Prima di lui, con precisione e freddezza, hanno segnato Lionel Messi, Paulo Dybala e Leandro Paredes.

Montiel spiazza Lloris, segna il rigore che dà la vittoria dei Mondiali all'Argentina.
Montiel spiazza Lloris, segna il rigore che dà la vittoria dei Mondiali all'Argentina.

Il portiere Damián Emiliano Martínez Romero, alias Dibu, ha fatto già quel che poteva per innervosire e ipnotizzare i francesi: ha intuito e quasi parato la prima conclusione di Kylian Mbappé con la mano di richiamo; intercettato il tiro di Kingsley Coman con destrezza; disturbato Aurélien Tchouaméni abbastanza da rendergli più difficile presentarsi sul dischetto, compiendo l'ennesimo errore.

Tocca al terzino destro del Siviglia, la tensione si taglia a fette. In carriera si è presentato 5 volte dagli undici metri, l'ultima risaliva al 9 maggio 2021 in coppa nazionale argentina. Allora vestiva la maglia del Rivera Plate, nell'estate successiva sarebbe passato agli andalusi. Non ha mai sbagliato e questo un po' lo ha aiutato a trovare il coraggio, aggrappandosi alla sua particolare interpretazione di quei momenti. Si piazza in posizione un po' defilata rispetto alla palla per calciare di destro e quasi sembra guardare altrove per non incrociare lo sguardo del portiere e concedere alcun margine d'intuizione all'avversario.

La telecamera stacca su Messi, lo inquadra mentre è abbracciato ai compagni di squadra a centrocampo. Tutti uniti per darsi forza nella buona e nella cattiva sorte. E fa qualcosa che dà un'aura di misticismo a quella situazione. Aveva già realizzato il calcio di rigore simulando il modo di calciare dell'ex Pibe de Oro, omaggio e devozione verso Maradona ne scandiranno anche quell'invocazione che è anche preghiera.

Alza gli occhi al cielo e, da Dieci a D10s, chiede il suo intervento provvidenziale perché ci metta ancora una volta la sua mano divina. Perché aiuti Montiel a restare concentrato e fare gol. "Vamos Diego, daselo!" dice la Pulce e un istante dopo serra i pugni e le braccia in segno di vittoria.

In tribuna, Victor Hugo Morales, il radiocronista di Radio Nacional, lui che raccontò del "barrilete cosmico" esaltando le gesta di Maradona a Messico 86, descrive con pathos cosa sta accadendo. "L'Argentina ora deve capitalizzare i due gol di vantaggio… Montiel va a calciare il quarto rigore per la squadra argentina. Con l'Argentina avanti di due gol, l'Argentina si prepara a esultare, vediamo… Montiel prende le rincorsa, corre, tira, vaooooooooooool".

L'Argentina è in estasi, Morales celebra la solennità di quella rete e di quel trionfo accostando Messi a Maradona. Parole che fanno venire la pelle d'oca al popolo albiceleste e a chi se ama il Dieci non dimentica. "È quello che voleva tutto il mondo del calcio – ha aggiunto -. Che Messi dicesse addio con la Coppa del Mondo tra le mani. Dio è Maradona e Messi è il messia. Diego è in paradiso e Messi sulla terra per realizzare questa favolosa storia che amiamo".

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